Il nuovo album di Luigi Di Bruno “Il tempo del viaggio”

Il nuovo album di Luigi Di Bruno “Il tempo del viaggio”

Luigi Di Bruno è un cantautore di musica cristiana, nella vita è Professore presso un liceo della sua città, Gubbio, di filosofia e scienze umane. E’ anche Presidente dell’Associazione culturale “Benedetto XVI”. Ha tenuto varie conferenze su tematiche filosofiche e teologiche.

Ha scritto un album dal titolo “Il tempo del viaggio”.

L’amore per la musica nasce in te, in età adolescenziale …

Sì, un po’ come gran parte dei ragazzi mi divertivo a suonare la chitarra e a comporre qualche canzone. Mio padre intuiva un certo talento artistico e voleva che sfruttassi anche professionalmente questa mia dote. Non l’ ho ascoltato e ho preferito battere altre strade, forse più sicure. E così sono diventato un professore di filosofia. Lasciando un po’ da parte la musica.

Anche la passione e la dedizione per l’insegnamento ti è stata trasmessa da tuo padre Bruno?

Sono figlio di due insegnanti di matematica, per cui la passione per questa professione l’ho respirata in famiglia fin da bambino. Mio padre poi è stato per anni preside di un istituto commerciale a Gubbio, la città dove vivo. Devo ammettere che era molto orgoglioso che almeno uno dei figli continuasse la tradizione di famiglia nel mondo della scuola. Però nel corso degli anni mi ricordava sempre che a suo avviso avrei potuto essere anche un bravo cantante.

Nel 2007 hai fondato l’Associazione dedicata a Benedetto XVI. Cos’è che ti piace del Papa Emerito?

Durante gli anni di studio universitario a Perugia, presso la facoltà di Filosofia, ho avvertito il desiderio di studiare anche teologia, per cui mi sono iscritto all’Istituto di Scienze Religiose di Assisi. Per me la filosofia è stata, come insegna san Tommaso d’Aquino, l’ancella della teologia. Un percorso culturale affascinante che mi ha spinto a fondare un’associazione culturale dedicata a papa Benedetto XVI. Sono convinto infatti che la crisi che investe il mondo cattolico da qualche decennio sia anche di carattere culturale. La fede parla non solo al cuore ma anche alla ragione, che è un dono di Dio. In papa Benedetto XVI ho riconosciuto un maestro sublime nel dialogo tra fede e ragione. Bisogna riscoprire le ragioni per credere, altrimenti si corre il rischio di trasformarsi da “credenti” in “creduloni”.

Il nome Luigi Di Bruno non è il tuo vero nome. Come nasce questo nome d’arte?

Quando ho accompagnato mio padre nell’ultimo tratto della sua vita, durante le notti in ospedale mi ritrovavo spesso a sussurrargli canzoni all’orecchio e lui mi guardava in un modo che non dimenticherò mai. Credo che sia proprio in quegli sguardi che siano nate le dieci canzoni che ho raccolto in questo mio primo lavoro discografico. Ho avvertito come la sensazione di dover mantenere una promessa, vestendo per un po’ gli abiti del cantautore che mio padre avrebbe voluto vedermi vestire. Quando ho finito il lavoro mi sono accorto che il “Luigi” che aveva cantato, composto, scritto i testi e suonato era in fondo quello che “Bruno” avrebbe voluto. E così ho deciso di firmare l’album con il nome Luigi Di Bruno. Per sottolineare un’appartenenza e un legame che, in una prospettiva di fede, va oltre i confini della vita terrena. E sono certo che ora mio padre sta ascoltando queste mie canzoni, come faranno tutti coloro che vorranno accompagnarmi in questo nuovo viaggio professionale ed esistenziale.

“Il Tempo del Viaggio” sarà disponibile in tutti i digital store dal 28 maggio 2016 mentre l’uscita del cd avverrà nel mese di giugno.

Servizio di Rita Sberna