Oggi il vangelo ci dice Papa Francesco, ci parla di Gesu’ che partecipa a un banchetto nella casa di di un capo dei farisei. Tutti lo fissano, intanto Egli nota come gli inviati si accalchino per guadagnare le posizioni migliori. Gesù ne approfitta per proporre la via dell’umiltà.
Scegliere gli ultimi posti e non i primi ci dice Gesu’
Ci dice Papa Francesco, lo scegliere i primi posti è un atteggiamento piuttosto diffuso, anche ai nostri giorni, si cerca il primo posto per affermare una presunta superiorità sugli altri. In realtà, questa corsa ai primi posti fa male alla comunità, sia civile sia ecclesiale, perché rovina la fraternità.
La prima parabola : colui che è invitato a un banchetto, Gesu’ lo esorta a non mettersi al primo posto ma all’ultimo
«Quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, veni più avanti!”». Dunque, non dobbiamo cercare di nostra iniziativa l’attenzione e la considerazione altrui, ma semmai lasciare che siano gli altri a darcele. Gesù ci mostra sempre la via dell’umiltà – dobbiamo imparare la via dell’umiltà!
La seconda parabola : colui che invita, Gesu’ lo esorta a invitare poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sara beato perché non hanno da ricambiare»
«Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti» Gesù va completamente contro-corrente, manifestando come sempre la logica di Dio Padre. E aggiunge anche la chiave per interpretare questo suo discorso. E qual è la chiave? Una promessa: se tu farai così, «riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Questo significa che chi si comporta così avrà la ricompensa divina, molto superiore al contraccambio umano: io ti faccio questo favore aspettando che tu me ne faccia un altro. No, questo non è cristiano. La generosità umile è cristiana.
L amore : Non è la tentazione del proprio tornaconto
Gesù invita alla generosità disinteressata, per aprirci la strada verso una gioia molto più grande, la gioia di essere partecipi dell’amore stesso di Dio che ci aspetta, tutti noi, nel banchetto celeste. Il contraccambio umano, infatti, di solito falsa le relazioni, le rende “commerciali”, introducendo l’interesse personale in un rapporto che dovrebbe essere generoso e gratuito.
Saluti finali
Oggi, 1° settembre, ricorre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Una preghiera ecumenica, che anima la presa di coscienza e l’impegno per tutelare la nostra casa comune, a partire da uno stile di vita personale e familiare più sostenibile.
Il Papa saluta i provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo. In particolare, saluta i pellegrini ucraini – Slava Jisusu Khristu! – giunti da diversi Paesi in occasione del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, che avrà luogo a Roma nei prossimi giorni. Saluta le Suore e le giovani in formazione dell’Istituto di San Giuseppe Benedetto Cottolengo.
Mercoledì prossimo, a Dio piacendo, il Papa partirà per un viaggio apostolico in Africa, per visitare le popolazioni di Mozambico, Madagascar e Mauritius.
Il prossimo 5 ottobre terrà un Concistoro per la nomina di dieci nuovi Cardinali.
Emanuele Maida