Breve riflessione: il kerigma, parola di vita

Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Matteo 4,3-6).

Si potrebbe anche dire che l’uomo non dovrebbe prediligere i beni materiali ma piuttosto quelli spirituali.Domenica scorsa, 21 gennaio, si è celebrata la giornata della Parola di Dio. Il “kerigma” cristiano cioè l’annuncio della buona novella ci ricorda che siamo chiamati a metterci in ascolto di Dio. La lettura del vangelo e la preghiera sono alcuni momenti fondamentali in cui nutrirsi nel quotidiano. In questi tempi di crisi per tutta l’umanità mettiamoci dunque in “ascolto con l’orecchio del cuore” per riprendere l’espressione usata nel 2022 da Papa Francesco. Solo così potremo relazionarci con Dio e il nostro prossimo per essere promotori di dialogo poiché la parola di Dio non è odio ma amore, essa non distrugge ma crea ponti. Preghiamo affinché dal nostro cuore escano sempre parole di vita e di bene per noi e gli altri.