Che cos’è la somiglianza?

Che cos'è la somiglianza?

Cresciamo con l’abitudine di  affermare, sempre , che qualcuno somigli a qualcun altro.

Guarda, è identico al padre, però solo gli occhi, la bocca è tutta la mamma, anzi esattamente la nonna paterna aveva gli stessi zigomi e forse anche il mento appuntito. Le gambe a ics e i fianchi larghi sono della zia.

Potremmo andare avanti all’infinito ma, vuoi o non vuoi, sotto gli occhi di tanti, le somiglianze sono all’ordine del giorno!

Tra l’altro tutte diverse. Noi abbiamo quattro figli che, guarda un po’ somigliano tutti a me, cioè è prevalente la mia caratteristica, tanto che si dice di averli generati con lo “stampino”.

Poi, improvvisamente, incontri una persona che afferma la somiglianza col padre.

Le somiglianze sono molto soggettive.

Se ci pensiamo, questo somigliare è qualcosa che ci rende certezza. Noi, somigliando, troviamo le nostre radici ed è bellissima questa discendenza somatica che ci accomuna.

Ed è così profonda tanto da essere addirittura biblica:

Genesi 1,26-28 E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.

Cosa è allora questa somiglianza? E cosa è l’immagine?

La SOMIGLIANZA è la conformità a un modello o ad un termine di paragone

«Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza»

 

L’IMMAGINE è la figura, l’aspetto in quanto suscettibili di riproduzione o confronto

«L’uomo fu creato ad immagine di Dio»

 

Dov’è che realmente si svela il volto di Dio?

In Gesù di Nazareth , in Lui “il Verbo si fece carne” e venne a dimorare in mezzo al popolo che egli ama.

Attraverso questa incarnazione noi possiamo trarre il senso dell’immagine e somiglianza.

Ma ciò che più differisce il primo termine dall’altro è che l’immagine di Dio nell’ uomo rimane sempre, anche dopo il peccato, mentre la somiglianza potrebbe perdersi proprio a causa del permanere del peccato.

È come se ogni dono ricevuto che tende alla virtù, alla pienezza e alla santità venga allontanato e diversificato, fino a non “assomigliare” più al Creatore.

Quindi la somiglianza non è altro che la tensione a diventare sempre più simili, tanto che i Santi venivano chiamati i “somigliantissimi” e S. Agostino parlava della Regione della dissomiglianza.