Secondo le Gesta episcoporum neapolitanorum, Napoli ebbe come suo primo Vescovo e protettore sant’ Aspreno. La sua vita si svolse a cavallo tra gli Imperatori Traiano e Adriano.
La leggenda narra che il giovane, essendo infermo, ricevette direttamente da S.Pietro, di passaggio a Napoli per andare a Roma: il “Kerigma” ovvero l’annuncio della parola di Cristo. Prontamente rimessosi Aspreno si dedico alla predicazione del Vangelo tanto da essere consacrato Vescovo dallo stesso S. Pietro.
A lui sono attribuite la fondazione della Chiesa di Santa Maria del Princio, divenuta nel corso dei secoli il Duomo di Napoli e la Basilica di San Pietro ad Aram.
Nella devozione popolare napoletana il Santo è conosciuto come il protettore di chi ha mal di testa. Alcuni affermano che nel 1899 la Bayer si ispirò al Santo per dare un nome al nuovo farmaco,l’Aspirina, in quanto fu proprio un napoletano, Raffaele Piria, a isolare l’acido salicilico. Si dice che anche Enrico Caruso ne fu un consumatore incallito e che era devoto a Sant’Aspreno, poiché soffriva di frequenti emicranie.