“Io Credo” la nuova trasmissione che vedrà il Pontefice insieme a don Marco Pozza, spiegare la preghiera del Credo.
Dopo la trasmissione sul “Padre Nostro” nel 2017 e quella sull'”Ave Maria” nel 2018, su TV2000 partirà dal 17 febbraio, un nuovo programma “Io Credo” durante il quale il Pontefice intervistato da don Marco Pozza, approfondirà la preghiera del Credo che non è una filastrocca.
Sarà un viaggio di otto puntate che vedranno il Pontefice sempre in prima linea – «E’ un viaggio che nasce nel segno dei fratelli di chi crede ciecamente, di chi non crede affatto, di chi si sta ancora chiedendo a cosa serva credere. Credo, non credo, perché dovrei credere» spiega don Marco Pozza presentando la trasmissione.
Ricordando le parole di Papa Francesco durante un’udienza che a Piazza San Pietro spiegava il valore del Credo: «La personale risposta di fede si inserisce nella professione di fede della Chiesa, espressa nel Credo. Recitato da tutta l’assemblea, il Simbolo manifesta la comune risposta a quanto insieme si è ascoltato dalla Parola di Dio. C’è un nesso vitale tra ascolto e fede. Questa, infatti, non nasce da fantasia di menti umane ma, come ricorda san Paolo, viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo».
Proseguiva il Papa: «La fede si alimenta, dunque, con l’ascolto e conduce al Sacramento. Così, la recita del Credo fa sì che l’assemblea liturgica torni a meditare e professi i grandi misteri della fede, prima della loro celebrazione nell’Eucaristia». Perché è «proprio nella fede ricevuta dagli Apostoli si innesta la fede di ogni battezzato, la cui unione a Cristo è aggiornata dalla celebrazione dell’Eucaristia» (Aci Stampa, 14 febbraio 2018).
La domanda è:“Credo, non credo, perché dovrei credere?”. Queste otto puntate ci aiuteranno a capirlo!