“Per amore dei nostri figli”: ecco come le famiglie possono riprendersi il primato educativo

libro Poleggi
Copertina del libro "Per amore dei nostri figli" e l'autrice Francesca Romana Poleggi

E’ disponibile, in libreria e online, il saggio Per Amore dei nostri figli (SugarCo editore), scritto da Francesca Romana Poleggi, membro del comitato direttivo di Pro Vita & Famiglia e direttore editoriale della rivista Notizie Pro Vita & Famiglia, con prefazione, presentazione e invito alla lettura di Francesco Borgonovo, Massimo Gandolfini e Roberto Marchesini.

Il malessere delle nuove generazioni è evidente: sono giovani fragili e stressati, bulli (o peggio) e bullizzati, con disturbi dello sviluppo e disagi psicologici, oggi più che mai. E non è colpa della pandemia, perché i dati anche prima del 2020 erano già preoccupanti. Sarà colpa dei “genitori Peter Pan”? Sarà colpa della scuola? Sarà perché sono ragazzini terrorizzati per la prossima fine del mondo?

Non solo: bambini e adolescenti oggi vengono sistematicamente abusati, nell’indifferenza generale. Subiscono abusi attinenti alla sfera sessuale, perché siamo in una società che sessualizza precocemente i ragazzini e vorrebbe rimediare attraverso un’educazione sessuale tutt’altro che educativa; la pornografia, la pedofilia e la pedopornografia, non solo non vengono combattute con efficacia, ma sono oggetto di un tentativo ideologico di normalizzazione. E la propaganda dell’ideologia gender (omosessualista e transessualista) che sembra inarrestabile, provoca seri danni soprattutto a loro.

Forse, però, sono addirittura più gravi gli abusi che subiscono i ragazzi (ma anche gli adulti) attraverso gli schermi dei telefoni, dei tablet e dei computer, anche al di là della sfera sessuale. E poi, quanta parte del disagio giovanile dipende dai falsi miti sulla droga “leggera” (che in questo libro vengono smantellati uno ad uno)? Pratiche come la fecondazione artificiale e l’aborto, promosse ormai a 360°, sono esse stesse abusive nei confronti di milioni di bambini a cui non è riconosciuta la dignità di esseri umani.

Il rimedio a tanto malessere e a tanto ingiusto dolore innocente sta nella riscoperta, nella valorizzazione, nella protezione della famiglia. È dimostrato che – al di là della propaganda nichilista – i bambini che crescono con un padre e una madre legati in matrimonio hanno più possibilità di sviluppare in modo sano ed equilibrato la propria personalità, in modo da poter affrontare la vita a testa alta e con coraggio. Per questo lo Stato deve fare un passo indietro nel rispetto del primo e più importante tra i corpi intermedi, la famiglia, in ossequio al principio di sussidiarietà. Per questo la società civile deve riscoprire il valore essenziale e imprescindibile della legge naturale, affinché tutti, anche chi non crede, vivano etsi Deus daretur, come se Dio esistesse.

E poiché l’autrice è sicura che Dio esiste, è sicura anche che con la fede genitori e figli vivano e crescano molto molto meglio. Come disse una volta il cardinale Carlo Caffarra, i più poveri, oggi, sono i giovani: «perché noi adulti abbiamo costruito per loro una dimora dove le supreme distinzioni tra vero e falso, fra bene e male sono giudicate insignificanti. E così abbiamo accorciato la misura del loro desiderio; abbiamo estinto in loro il gusto della libertà». Possiamo e dobbiamo porvi rimedio. Per amore dei nostri figli.