Dalla Rai ai senzatetto: La scelta di Federica Balestrieri

Dalla Rai ai senzatetto: La scelta di Federica Balestrieri

Ci parli dell’esperienza che hai fatto in Vietnam?

Sono una viaggiatrice da sempre, viaggiare rappresenta una parte della mia vita, sono molto curiosa nello sperimentare cose diverse. Il viaggio in Vietnam è stato un viaggio da curiosa non ho fatto una particolare attività sociale. Mentre con l’associazione Riscatti, facciamo progetti di fotografia sociale.

Quello che mi è piaciuto è che anche in mia assenza (in Vietnam ho staccato i contatti), l’associazione ha prodotto molto: abbiamo partecipato a Milano al forum delle politiche sociali con un video che è stato prodotto dai volontari e che faceva vedere il percorso di Riscatti.

Quali altri progetti fate con Riscatti?

E’ partito un nuovo progetto con i fotografi senza fissa dimora, cioè un gruppo di ex senzatetto che hanno fatto con noi un corso di fotografia, sono usciti dalla strada e si sono reinseriti nella società, e adesso sono dei fotografi bravissimi. Ovviamente hanno trovato anche un lavoretto e la fotografia per loro è diventata una passione.

Così abbiamo creato questo gruppo per fare matrimoni solidali, proponendo il servizio di fotografia solidale. Ed è una grande cosa che 4 persone siano uscite dalla strada.

Questo Non è poco!

Ogni anno facciamo un progetto diverso: portiamo avanti il sostegno ai senzatetto, e facciamo parallelamente un progetto fotografico che sfocia con una mostra fotografica al padiglione d’arte contemporanea di Milano che ogni anno ospita per 10 giorni, una mostra di fotografia sociale. Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di lavorare con i ragazzi malati di tumore di Milano (dai 14 ai 27 anni) che attraverso la mostra fotografica, hanno raccontato il loro percorso personale nella ricerca della felicità. Con questa mostra sorprendente ci hanno dimostrato che la felicità si lascia trovare da chi sa cercarla anche nelle situazioni di sofferenza maggiore.

Il prossimo anno, nel 2018 ci occuperemo di una mostra che tratterà il tema del bullismo. Questo progetto sarà forse uno dei più difficili e ci stiamo lavorando sopra.

Tu sei atea e dici di non credere in Dio. Ma non pensi che la tua decisione e il tuo bisogno di stare con gli ultimi della società, sia già una presenza di Dio nella tua vita?

Non so se sia una presenza di Dio, ma probabilmente una presenza di valori che comunque fanno parte del cristianesimo. Sono cresciuta in una famiglia cattolica, mia madre è una persona molto credente e pratica la chiesa, per cui mi ha sempre data un educazione cristiana.

Sono cresciuta nel mondo dello scautismo, però la vita per diverse ragioni, mi ha portata a staccarmi dalla chiesa, ma la formazione e i valori rimangono.

Servizio di Rita Sberna