Don Giosy Cento oltre ad essere un sacerdote è anche un grande cantautore cristiano che ha dedicato parte della sua carriera artistica interamente a Dio. E’ da più di vent’anni che gira il mondo artisticamente. Ha tenuto più di 1500 concerti ed inciso più di 700 canzoni, tradotte in molte lingue.
Il suo carisma musicale, lo ha messo sin dall’inizio, a disposizione dei giovani, vissuto e valorizzato come strumento di dialogo.
La voce di Don Giosy Cento è conosciuta sia in Italia che all’estero. E’ stato Direttore Artistico di alcuni eventi canori importanti come il “Meeting dei giovani verso il Giubileo”.
E’ stato il Fondatore dell’Associazione “Il mio Dio canta giovane” , in cui tantissimi artisti della Christian Music ne hanno preso parte.
Le canzoni di Don Giosy sono molto utilizzate nelle catechesi, nelle liturgie e nelle attività di animazione giovanile.
Come si è sviluppato, essendo un prete, questo carisma della musica?
E’ molto semplice, la mia non è una carriera artistica ma una semplice missione come tanti altri sacerdoti hanno la loro missione. Io ho anche fatto il vice parroco, il parroco, l’animatore in seminario, e poi durante il mio cammino sacerdotale, nella mia giovinezza, una sera che non avevo voglia di pregare, ho preso la chitarra ed ho iniziato a suonare. Da lì sono nate le prime canzoni. E da allora sono nati centinaia di brani e tutt’ora ne sono molto sorpreso perché credo che non sia io l’autore ma Dio. Sono felice di essere stato un piccolo strumento nelle mani di Dio, anche se questo ha richiesto molto impegno, molto sacrificio, a volte anche umiliazioni, viaggi, fatiche però è bellissimo quando vedi una persona cantare ciò che hai scritto con il cuore.
Molte delle sue canzoni sono dedicate ai giovani. Cosa le trasmettono?
I giovani sono i miei maestri perché se c’è qualcuno che sa insegnare la vita, quel qualcuno sono i ragazzi.
I ragazzi sono puliti, non sono connessi e coinvolti con tutto quello che oggi sta sporcando il mondo, sono fondamentalmente delle vittime. Non lo dico per scusarli, perché hanno anche le loro responsabilità su molte cose. Però i ragazzi sono l’innocenza del mondo.
Se leggiamo la Bibbia, notiamo che Dio chiama sempre i giovani, i profeti e i bambini, la maggior parte sono molto giovani.
Io ascolto molto i ragazzi, ormai ho ascoltato tantissime generazioni e fondamentalmente i giovani sono quelli che muovono, commuovono e convertono il mondo.
L’ultima esperienza bellissima che sto facendo è quella di fare delle missioni nei paesi e nelle città insieme ai giovani per portare il senso gioioso della religione e il senso gioioso di Dio.
Io ho sempre creduto che se Dio ha fiducia nei giovani, io ne devo avere sempre di più. I ragazzi mi hanno ripagato in tantissimi modi e io mi commuovo a parlare di loro perché penso che anche Dio quando vede crescere un giovane dice “Questa è la mia nuova creazione” e li manda per fare nuovo il mondo.
Che nesso c’è tra la fede e la musica?
La risposta è semplice: Dio è musica! Ultimamente leggevo che sono state scoperte delle stelle che non erano mai state viste per la loro lontananza, si attraggono a vicenda e sembrano danzare.
Lo stesso la musica, a suo tempo commuove il cuore dell’uomo e Dio è musica!
Gesù colpiva il cuore, quando gli Apostoli parlarono dopo la Pentecoste, la gente diceva loro di avergli colpito il cuore. E lì nasce l’affermazione di credere a qualcuno che arriva dritto al cuore anche tramite una semplice canzone.
Ho visto tante conversioni e confessioni dopo i concerti, ho visto nascere vocazioni. La fede non è credere a qualcosa ma è scegliere qualcuno.
San Francesco diceva “Signore fa di me uno strumento” e se pensiamo alla musica, siamo tutti strumenti musicali e il soffio dello Spirito santo è importantissimo affinchè passi la musica di Dio.
La musica cristiana ha un grande valore soprattutto nel mettersi all’ascolto di essa.
A volte si pensa alla musica cristiana come ad una musica da sacrestia, ma la musica cristiana non è questa ma bensì è la musica dell’anima che ci fa vivere il rapporto con Dio.
Non sono canzoni da vendere ma canzoni da vivere.
In occasione dell’anno della fede, ha composto un brano dal titolo “La Fede è l’entusiasmo di credere a Gesù”. Perché questo brano?
Mi viene da sorridere perché il tutto nasce una mattina alle 03:15, mi sono svegliato con queste parole e quell’idea musicale, stranamente ho scritto qualcosa.
Ho visto che questo brano è stato utile per molti, sia per bambini che per gli anziani, aiuta a cantare la fede.
Cosa pensa dell’operato di Papa Francesco, sia da uomo che da consacrato?
Papa Francesco è un dono di Dio che dobbiamo meritare perché ormai il Cristianesimo deve fare un bel cammino: dal Vaticano alla Parrocchia. Speriamo non ci siano interruzioni.
Il Vaticano è la casa di Dio, spero che Papa Francesco arrivi nelle nostre realtà soprattutto le sue opere e i suoi gesti.