Simona Monti, è morta nel 2016 durante una strage contro i cristiani in Bangladesh
Don Luca Monti preferisce pregare per gli assassini di sua sorella anzichè aver rancore. Don Luca è parroco di Santa Lucia di Serino, in provincia di Avellino, nel 2016, 7 miliziani islamici uccisero 22 persone durante un attentato a Dacca, in Bangladesh. Tra queste persone vi era sua sorella Simona, 33 anni incinta di 5 mesi. Gli assassini sono stati tutti condannati.
All’agenzia Adnkronos il sacerdote dichiara – «Ho appreso proprio ora delle condanne. Cosa provo? Io sono un sacerdote, sto cercando di capire anche io. Sto in un silenzio per cercare di capire tutto – L’odio è stata una soluzione scartata tre anni fa, appena ho saputo che Simona era tra le vittime, oggi confermo le stesse cose che dissi allora. Da essere umano sono contento che la giustizia faccia il suo corso anche in un Paese non occidentale e con le sue lentezze. Per il resto preferisco pregare».
«L’esperienza del mio dolore la offro a Dio ogni giorno». Dopo quella strage in don Luca nacque il desiderio di realizzare una chiesa in Bangladesh, nella diocesi di Khulna.
«La chiesa venne costruita nel giro di pochi mesi – ricorda. Partecipai alla celebrazione della consacrazione di quella chiesa. E’ stata la prima e ultima volta che ho visitato il Bangladesh, anche se sono rimasto in contatto con il Vescovo di quella diocesi. Ogni tanto mi manda anche qualche foto quando riesce a raggiungere il villaggio perché è molto lontano da Dacca».
A Ottopagine di Avellino inoltre don Luca ha dichiarato – “Sono duemila anni che cercano di mettere a tacere il Vangelo, ma ogni volta l’amore di Dio esce ancora più forte”.
D’altronde Gesù ce lo ha promesso: Le porte degli inferi non prevarranno!
Stefano Buresta