Enzo Salvi e il mix tra cinema, sociale, fede, famiglia e animali

Enzo Salvi e il mix tra cinema, sociale, fede, famiglia e animali

Ci puoi raccontare un aneddoto che è successo durante le riprese del film?

Una cosa che ci tengo a raccontare è che talmente era grande la gioia per i veri protagonisti del film, cioè i disabili del centro, che hanno pure dimenticato di seguire la loro terapia farmacologica perché per loro è stato un momento di evasione l’occasione del film.

Considera che con il pullman, da Roma ci siamo trasferiti a Gallipoli, e quando facciamo le conferenze stampa, e loro parlano al microfono raccontano entusiasti quest’esperienza.

 

Per fare il medico e occuparsi di disabilità oltre che avere competenza c’è bisogno di molta sensibilità, non pensi?

Parto dal presupposto che la laurea e la capacità ci devono essere a prescindere ma se non sono accompagnati da un grande cuore … puoi essere laureato anche in 410! Ma il sentimento è la cosa principale per chi ha la responsabilità della salute altrui.

 

Cosa si prova nel riuscire a fare ridere le persone?

Quello che riesco a fare è un dono personale ma ricordati che far ridere è il mestiere più difficile che c’è, perché a far piangere non ci vuole nulla. Per riuscire a far ridere devi essere un buon osservatore del sociale ma è sempre una grande responsabilità perché in questo periodo di crisi la gente paga un biglietto per ridere e quindi deve sentirsi appagata.

 

Sei sposato da anni con tua moglie e hai 2 figli. Quanto conta per te la famiglia?

La famiglia è la figura portante di ogni uomo, per cui se la base è solida e si crea un alchimia di amore, di stima e di fiducia sono gli ingredienti giusti che permettono al matrimonio di durare nel tempo. I figli non chiedono di venire al mondo e la responsabilità è quella di prenderli per mano e di aiutarli a distinguere il bene dal male.

 

Hai un grandissimo amore per gli animali in particolare i pappagalli. Cosa ti piace di loro?

La particolarità dei pappagalli è in primis la loro bellezza e la loro intelligenza. Essendo monogami si affezionano alle persone. E’ un affetto corrisposto da parte mia. Dico sempre a tutti di non prendere animali in casa se non si ha del tempo da dedicargli.

 

Qualche settimana fa, ti trovavi a San Giovanni Rotondo. Qual è il tuo rapporto con la fede?

Il mio rapporto con la fede è sempre profondo e sono stato a San Giovanni Rotondo perché sono molto devoto di Padre Pio, ed ogni tanto col mio amico Domenico che abita proprio a San Giovanni Rotondo, mi fa da guida e spesso vado lì in visita, a fare una preghiera.

 

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Farò su Italia uno, una sit-com poliziesca, poi farò un film e poi ancora il film per il prossimo Natale.

 

Servizio di Rita Sberna