Francesca Cabrini, la “madre” degli emigrati

Foto di Nicole Klesy da Pixabay

Francesca Cabrini nacque in Lombardia, a Sant’Angelo Lodigiano , nel 1850, e fin da ragazzina voleva farsi suora. Ma nessun istituto l’accettava, perchè era fragile e malaticcia. Si diplomò maestra, insegnò per qualche anno e poi diresse a Codogno un piccolo istituto per ragazze.

A 30 anni era ancora in attesa che qualche congregazione religiosa l’accogliesse, quando il suo Vescovo le disse “Se nessuno istituto ti vuole, non ti resta che fondarne uno tu stessa”.

E Francesca fece così: creà le “missionarie del Sacro Cuore” con il compito di operare nell’Occidente americano degli emigrati, cioè della povera gente europea abbandonata e sfruttata.

La morte la colse in piena attività durante l’ennesimo viaggio a Chicago il 22 dicembre 1917. Il suo corpo venne trionfalmente traslato a New York presso la chiesa annessa alla “Mother Cabrini High School”, perché fosse vicino ai suoi “figli”.

Nei suoi quaderni di viaggio aveva scritto “Oggi è tempo che l’amore non sia nascosto, ma diventi operoso, vivo e vero”.
Papa Pio XII l’ha canonizzata nel 1946. Nelle diocesi di Milano e di Lodi la sua memoria si celebra il 13 novembre.

Rita Sberna