Gemma Galgani, la santa dell’Eucarestia

Gemma Galgani, la santa dell’Eucarestia

L’apparizione di San Gabriele

L’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, Gemma fa voto di verginità. Nella notte ha un’apparizione di San Gabriele dell’Addolorata che si rivolge a lei chiamandola “Sorella mia” e le fa baciare il segno dei passionisti che gli posa sul petto.

A quell’apparizione ne susseguiranno altre, San Gabriele diventerà la sua guida spirituale e la proteggerà anche dagli attacchi del demonio che più volte si è manifestato nella vita di Gemma.

Fu proprio San Gabriele a preannunciare a Gemma il Calvario come meta finale.

L’angelo custode

E’ famoso l’episodio di Gemma e del suo angelo custode, quella volta in cui l’angelo la rimproverò per essersi specchiata ed avere indossato dei gioielli. L’angelo disse a Gemma “Ricordati che le collane preziose, per abbellimento della sposa di un Re crocifisso, possono essere soltanto le sue spine e la sua Croce“.

Le novene e l’eucarestia

Santa Gemma durante la sua malattia, aveva recitato varie novene tra cui quella all’ormai Santa Margherita Maria Alacoque dalla quale ottenne anche un miracolo.

L’amore di Gemma per la santa eucarestia era enorme.

Le stigmate

Il 30 marzo, Giovedì Santo, Gemma è in preghiera, compie l’«Ora Santa» in unione a Gesù nell’Orto degli Ulivi, e Gesù a un tratto le appare ferito e insanguinato. Nell’aprile seguente, preoccupata di non sapere amare Gesù, Gemma si trova nuovamente davanti al Crocifisso e ne ascolta parole di amore: Gesù ci ha amati fino alla morte in Croce, è la sofferenza che insegna ad amare.

L’8 giugno, dopo essersi accostata all’Eucarestia, Gesù le appare annunciandole una grazia grandissima. Gemma, sente il peso dei peccati, ma ha una visione di Maria, dell’angelo custode e di Gesù.

Maria nel nome di suo Figlio li rimette i peccati e la chiama alla sua missione. Dalle ferite di Gesù non esce più sangue, ma fiamme che vanno a toccare le mani, i piedi ed il cuore di Gemma. Gemma si sente come morire, sta per cadere in terra, ma Maria la sorregge e quindi la bacia in fronte. Gemma si ritrova in ginocchio a terra con un forte dolore alle mani, ai piedi e al cuore, da dove esce del sangue.

Quei dolori però anziché affliggerla gli danno una pace perfetta. La mattina successiva si reca all’Eucarestia, coprendo le mani con un paio di guanti. I dolori le durano fino alle ore 15 del venerdì, festa solenne del Sacro Cuore di Gesù. Da quella sera, ogni settimana Gesù chiama Gemma ad essergli collaboratrice nell’opera della salvezza, unendola a tutte le Sue sofferenze fisiche e spirituali.

Santa Gemma Galgani: “Ho bisogno di te : che tu mi mondi da ogni macchia. Santificami, o Gesù. La tua memoria … la ua dolcezza tenga unita sempre a te l’anima mia. Fa che passi dalle cose visibili alle invisibili; dalle cose terrene alle celesti.”

Rita Sberna