Perché sprecare parole che non portano frutti di benevolenza? Si parla e si chiacchiera molto, il pettegolezzo è a portata di mano per molti, che credono così di conquistarsi le simpatie delle persone.
Cosa possiamo fare per guarire dalle chiacchiere che le nostre bocche fanno? Sicuramente il sistema migliore sarebbe quello di abituare le nostre bocche con parole costruttive; così facendo avremo meno bisogno di alcuni tipi di sostegno. Evitiamo di passare le giornate a “tagliare” il nostro prossimo.
La vera guarigione interiore si ottiene con molta preghiera e sottomissione a Dio Padre, e non con futili conversazioni, chiamate chiacchiere negative, a volte anche diaboliche . La chiesa ci presenta un martire: Andrea Apostolo, lui non ha lasciato un brutto ricordo di sé ma un esempio da seguire. Anche noi sforziamoci di lasciare un bel ricordo di noi dove passiamo e con chi incontriamo . Ricordiamoci sempre che la migliore parola è quella che non si dice, il silenzio è d’oro . Buon Lunedì di fatti e non di chiacchiere.
Vi benedico diacono Emilio Cioffi il “condizionatore d’aria” di Dio. Amen.