La diffusione del coronavirus nelle scuole, è molto limitata. E’ il risultato di un primo studio australiano, il primo al mondo nella propagazione del virus negli ambienti scolastici.
Condotto dal National Centre for Immunisation Research and Surveillance (Ncirs) di Sydney, i risultati dello studio sono stati subito pubblicati in una rivista scientifica, infatti dopo qualche settimana lo stato australiano ha riaperto le scuole seppur con regole di distanziamento.
Anche la Gran Bretagna, in seguito a questo studio vorrebbe riaprire le scuole.
Gli scienziati hanno tenuto sotto osservazione le quindici scuole dello stato del New South Wales. Dal 5 marzo fino a metà aprile sono risutati, 18 casi di Covid (9 studenti e 9 insegnanti). Poi sono state rintracciate le persone che avevano avuto contatti con questi 18 casi e sono risultate in tutto 863 persone. Ma solamente due studenti sono risultati positivi ai tamponi.
Da qui la conclusione che il rischio di contrarre la malattia tra i banchi è molto basso.
La professoressa australiana Macartney, afferma: “È importante sottolineare che durante questo esperimento, nelle scuole del nostro stato già si praticava il distanziamento sociale e che molti genitori, per timore, non mandavano più i figli. Tuttavia, tra chi era presente ed era stato in contatto ravvicinato con altri, perché magari nella stessa classe, abbiamo riscontrato una trasmissione del virus limitata”.
“Le nostre conclusioni sono in linea con la bassissima percentuale di bambini con Covid nel mondo e con le evidenze che già abbiamo rispetto al contagio da bambino a bambino e da bambino ad adulto. Non sosteniamo che non esista affatto trasmissione tra bambino e adulto, ma che questa trasmissione sia molto moderata nell’ambiente scolastico”.
La professoressa è convinta che le stesse conclusioni possano valere anche per altri paesi come l‘Italia.