Inchiesta sulle presunte apparizioni della Madonna a Trevignano

(Pixabay)

I carabinieri e la curia indagano sulle apparizioni che si stanno verificando in un paese vicino Roma

 Gisella e Gianni sono una normalissima coppia di origini siciliane ma che vivono ormai da anni a Trevignano Romano, un paesino sul lago di Bracciano, vicino Roma.

La loro vita è stata normalissima fino a marzo 2016, al ritorno da un pellegrinaggio a Medjugorje dove avevano acquistato una statuetta della Madonna di 20 cm.

Arrivati a casa si accorgono che la statuetta inizia a lacrimare sangue e da quel giorno la loro vita si è completamente rivoluzionata.

Ogni 3 del mese, Gisella dice di ricevere un apparizione della Madonna (così come avviene per i veggenti di Medjugorje) le apparizioni sono iniziate nel 2016 e sarebbero in corso ancora oggi.

Alla trasmissione “La vita in diretta Estate”, Gisella il 3 luglio 2018 ha parlato delle apparizioni: «Tutto è iniziato tutto due anni fa quando abbiamo preso quella statuina della Madonna che ha iniziato a lacrimare sangue. E poi la prima apparizione: miracoli analizzati dalla Diocesi, tutto la Curia ha provato a verificare, per ora non ci sono esiti ma noi continuiamo a vederla lacrimare».

Il racconto della prima apparizione

«Ero a casa con mio marito e ho sentito la voce che mi chiamava e mi diceva “Figlia mia, Figlia mia”. Erano le tre del pomeriggio e ho cominciato a guardare la statuina e ho visto come una nuvoletta, difficile da spiegarlo, mi sono inginocchiata piangendo impaurita e con emozioni difficile da spiegare con parole umane. “Non avere paura, sono la Vergine Santa”. Non sapevo se mio marito vedesse, lo stringevo e intanto la Madonna mi diceva “stai tranquilla e anche la tua famiglia sentiranno la Mia Presenza”. Sentimmo scampanellio e forte profumo di rose».

Pare che la Madonna in queste apparizioni a Trevignano Romano abbia predetto delle catastrofi naturali e ambientali, addirittura anche il terremoto di Amatrice: «Avvertimenti che la Madonna fa per avvicinarci di più alla fede e ci invita anche a rispettare la natura. Mi ha detto anche che ci saranno terremoti e catastrofi nucleari: mi ha detto che i vulcani avrebbero iniziato ad eruttare, ed è quello che sta accadendo, anche se nessuno lo dice. Continua Gisella –  Il terremoto di Amatrice me l’aveva detto tre giorni prima del 24 agosto 2016. Il problema è che noi dovremmo pregare di più e questi fenomeni orribili sarebbero mitigati».

La Curia e i Carabinieri stanno indagando sui fatti di Trevignano, la diocesi sta analizzando il fascicolo che riguarda tutti i dettagli raccontati da Gisella e anche il sangue che è colato dalla statuina. Rimane un fatto positivo che va a vantaggio delle indagini cioè, la presenza dei sacerdoti nei momenti di preghiera che avvengono a Trevignano Romano, un segno evidente che fa capire che la Curia non ha chiuso le porte.

Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna