“Io sono Fango” Il romanzo del Giubileo della Misericordia

IMG_0674“Io sono Fango” è il nuovo libro dello scrittore e giornalista Roberto Allegri, che in passato ha già scritto più di 40 libri con diversi editori, molti dei quali sono stati tradotti in inglese, giapponese, tedesco e portoghese – con Mondadori, Piemme, Ancora.
Questo nuovo romanzo è ispirato alla parabola del “Figliol Prodigo”, un libro che mette in risalto la misericordia di Dio e cammina di pari passo con il messaggio di questo anno giubilare indetto da Papa Francesco. “Io sono Fango” è stato pubblicato con l’edizioni San Paolo.
Allegri collabora anche con il settimanale CHI.

La parabola del “Figliol Prodigo” viene riportata in questo libro in una forma al quanto romanzata?
Sono sempre stato affascinato dalla parabola del “Figlio Prodigo” del Vangelo di Luca, secondo me è il passo del Vangelo che approfondisce di più, il tema del perdono.
Ogni volta che leggevo o ascoltavo questa parabola, mi chiedevo cosa ci fosse stato alla base della decisione di questo figlio che ha deciso di tradire il padre e scappare con la sua parte di eredità. Mi chiedevo quale potesse essere stata la reazione del primogenito che restava accanto al padre, ma soprattutto i sentimenti da parte di questo genitore.
Nella parabola c’è un particolare che viene illustrato; il padre vede il figlio tornare da lontano e questo significa che stava lì ad aspettarlo.
Questa scena meravigliosa, mi ha fatto riflettere e pensare che si poteva raccontare la parabola in maniera romanzata, cercando di approfondire i vari personaggi e ne è uscito fuori un libro che l’Editore San Paolo ha voluto presentare come il romanzo del Giubileo della Misericordia.

Chi è Fango e soprattutto quando un uomo diventerebbe “Fango”?
Fango è il protagonista di questo racconto ed è l’unico personaggio di cui non conosciamo il nome, a differenza degli altri che ne hanno uno. Lui si definisce “Fango” proprio perché si è reso conto del male che ha causato a suo padre ed a suo fratello; ha la consapevolezza di quanta bassa sia stata la sua condotta da definirsi fango.
Il tema centrale di questo romanzo non è soltanto perdonare, ma essere capaci di perdonare se stessi.
Il protagonista non riesce a perdonare se stesso, ci prova per tutta la durata del romanzo, in modo tale da mettersi nelle condizioni da poter accettare il perdono degli altri. Questa è una tematica che anche Papa Francesco ha affrontato più volte, nelle sue omelie.

Anche nel fango, l’uomo ritrova Dio?
Certamente, infatti il protagonista di questo romanzo, nella parte centrale del libro, ha un incontro molto particolare e proprio da lì nasce tutto.
Vi è una scena descritta nel libro, in cui Fango si accorge che da un cumulo di letame nasce un fiore. Questa è una scena che gli fa capire che non importa quando un uomo possa scendere in basso con la sua condotta, perché vi è sempre la scintilla divina che fa risalire l’uomo verso l’alto.

La vendetta è in contrapposizione con la misericordia ed in questo romanzo, ad un certo punto c’è qualcuno che ha sete di vendetta …
Esatto. Il perdono è l’esatto opposto di una reazione naturale. Nel mondo animale quando si fa del male ad un essere vivente, quest’ultimo reagisce immediatamente. Nell’uomo invece, tale reazione è stata spostata nel tempo: o in maniera negativa con il desiderio della vendetta oppure in maniera positiva con il desiderio di perdono.
In questo libro ci sono tutti e due gli aspetti: il perdono ed il sentimento del rancore.

Il Giubileo della Misericordia è alle porte. Cosa dobbiamo aspettarci da esso ma soprattutto cosa significa questo Giubileo per il popolo di Cristo?
Un anno giubilare è sempre una cosa importante per i fedeli e i credenti. L’attenzione non deve ricadere sugli effetti scenici cioè sull’apertura della Porta Santa, sul numero dei pellegrini. Per i fedeli il senso deve essere quello di poter passare un anno speciale di dialogo con Dio, poter far pace con Lui e questa magari potrà essere l’occasione giusta.
Servizio di Rita Sberna