«Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te» (Lc 1, 28) è il saluto dell’angelo a Maria nel Vangelo secondo Luca.
Ieri abbiamo festeggiato l’Immacolata Concezione: in questo tempo di Avvento fermiamoci un attimo pensando a Maria come “nuova arca dell’Alleanza”.
Nell’Antico Testamento le tavole della legge di Mosè erano conservate nell’arca dell’alleanza simbolo della presenza di Dio in mezzo al suo popolo. Nel Nuovo Testamento Maria è colei che porta nel suo grembo il verbo (logos) incarnato. Maria è la “nuova arca dell’alleanza” perché è tabernacolo vivo della presenza in lei di Gesù, il nostro Salvatore e principe della pace.
Il nostro mondo ha tanto bisogno di pace, i nostri cuori hanno tanto bisogno di pace…ieri ancora numerosi media hanno riferito che Papa Francesco si è commosso davanti all’Immacolata (in piazza di Spagna) mentre pregava per la pace in Ucraina.
La Chiesa è il popolo della Nuova Alleanza e il popolo cristiano è chiamato a seguire Cristo nella vita quotidiana. Nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium (2013) il Santo Padre sottolinea l’importanza di una cultura dell’incontro e della pace:
«La Chiesa proclama «il Vangelo della pace» (Ef 6,15) ed è aperta alla collaborazione con tutte le autorità nazionali e internazionali per prendersi cura di questo bene universale tanto grande. Nell’annunciare Gesù Cristo, che è la pace in persona (cfr Ef 2,14), la nuova evangelizzazione sprona ogni battezzato ad essere strumento di pacificazione e testimonianza credibile di una vita riconciliata. È tempo di sapere come progettare, in una cultura che privilegi il dialogo come forma d’incontro, la ricerca di consenso e di accordi, senza però separarla dalla preoccupazione per una società giusta, capace di memoria e senza esclusioni.»