Era il 25 giugno 1796 quando un dipinto della Madonna di San Ciriaco, venerata anche dai marinai come Regina di tutti i Santi, mosse gli occhi. Il quadro si trova attualmente presso il Duomo di Ancona.
Il dipinto fu donato nel 1615 al Duomo da un marinaio veneziano per ringraziare la Madonna, dopo che il figlio era scampato a una tempesta.
In quel periodo storico del 1796, le armate francesi di Napoleone Bonaparte dopo aver invaso gli Stati del nord Italia, si diressero al sud Italia verso lo Stato Pontificio. Il loro obiettivo era quello di occupare tutti i territori conquistati, saccheggiando le chiese e privandole dei loro beni.
Napoleone aveva firmato l’armistizio che prevedeva la resa e la cessione delle città di Bologna, Ferrara e Ancona, con la possibilità di confiscare tutti i beni della Chiesa.
Gli anconetani, in quei giorni, appresa la notizia dell’invasione francese, si rifugiarono nel Duomo a pregare affinché alla loro città, a quell’epoca sede del principale porto pontificio, fosse risparmiata l’invasione francese.
Proprio in quei giorni le truppe di Napoleone, arrivarono ad Ancona e tra la folla intenta a pregare, vi era una donna di nome Francesca Marotti, la quale vide muovere gli occhi del dipinto della Madonna custodito al duomo di Ancona.
La notizia si diffuse rapidamente e più volte venne segnalato un caso simile. La manifestazione straordinaria durò per ben sei mesi.
Il vescovo, Vincenzo Ranuzzi, alla fine, riconobbe la manifestazione come autentica e il 6 luglio iniziò il processo di riconoscimento canonico del miracolo, conclusosi il 25 novembre 1796.
Il 10 febbraio 1797, Napoleone raggiunse Ancona e proclamò la Repubblica Anconitana, che nel 1798 venne annessa alla Prima Repubblica Romana. Gli occupanti francesi ricevettero un suggerimento, quello di bruciare il dipinto ma i giacobini anconetani, temendo la reazione del popolo che era devotissimo alla Madonna, consegnarono di nascosto il dipinto a Napoleone.
Bonaparte appena vide il quadro impallidì, ed ordinò di tenerlo coperto in sua presenza; inoltre restituì alla Vergine tutti gli ori che le aveva tolto, tranne la collana di perle.
Nella notte tra il 16 e il 17 dicembre 1936 il quadro fu rubato; venne ritrovato avvolto in un giornale anticlericale il 24 gennaio 1937 ad Albano Laziale e riportato trionfalmente ad Ancona il 31 gennaio 1937.
La domanda è: perché Napoleone Bonaparte impallidì alla vista del dipinto raffigurante la Madonna? Forse per un senso di colpa? Probabilmente non lo sapremo mai, però la Madonna di San Ciriaco continua ad essere tutt’oggi venerata e pregata.
Stefano Buresta