La storia di una famiglia cristiana perseguitata in India

foto da pixabay

La persecuzione dei cristiani continua in tutto il mondo. Questa volta è toccata ad una famiglia in India.

Per molti occidentali, l’India è una destinazione esotica, di vacanza, di relax ecc .. un luogo di gente ospitale e cordiale con posti molto interessanti e belli da visitare.

Oggi l’India però è cambiata a seguito della leadership nazionalista indù del Bharatiya Janata Party (Bjp), che ha segnato il territorio con confilitti religiosi e persecuzioni cristiane.

A subire una tragedia è la famiglia Purty (una delle tante purtroppo) il tutto comincia nell’ottobre 2015, quando al pastore cristiano Chamu Hassa Purty gli viene chiesto, una sera, di pregare per un bambino malato.

Così Chamu Hassa si precipita dalla famiglia del malato, prega con loro e li aiuta a trovare un ospedale che potesse prendersi cura del loro bambino.

Dopo essere tornato a casa dalla sua famiglia, la sua casa viene invasa da 8 uomini armati, lui e la moglie fanno in tempo ad avvertire le figlie, Sharon e Neelam e a farle scappare da una porta sul restro.

In un’intervista  con Morning Star News , Sharon ha raccontato: “Mentre stavamo per scappare, due di loro ci hanno trattenuti e riportati in soggiorno. Hanno sparato a mio padre molte volte …”.

Il pastore Purty è morto la sera stessa a causa delle ferite di arma da fuoco.

Dopo l’omicidio, la famiglia del pastore ha lasciato il villaggio ma a causa del coronavirus è dovuta ritornare a casa.

Così lo scorso 16 aprile, mentre Sharon e suo fratello si trovano a casa, alla porta suonano due uomini armati , uno di loro gli domanda:“È questa la casa del pastore che è stato ucciso?”. Quell’uomo in realtà cercava una “spia” e secondo lui si trattava della sorella Neelam, che sentendo gridare questi due uomini si precipita nella stanza, restandone vittima, ferita gravemente da colpi di arma da fuoco ma grazie a Dio, a differenza del padre è sopravvissuta.

I due uomini dopo aver sparato, sono saliti sopra ad una moto e sono scappati via.

Attacchi come quelli contro la famiglia Purty sono in aumento in India a causa di una pericolosa ideologia che sta prendendo piede  nella più grande democrazia del mondo: il nazionalismo indù. Afferma che l’India è una nazione per gli indù, che emargina i cristiani e altre minoranze.

Questo movimento ispira spesso attacchi di massa contro i cristiani. Tali attacchi, quando commessi da indù, sono raramente condannati dall’attuale governo indiano e il sistema legale spesso non riesce a consegnare alla giustizia gli autori della violenza.

Un ex membro del parlamento e membro del partito Bjp ha definito  i missionari cristiani “una minaccia per l’unità del Paese”.