Gli spiriti celesti sono stati accanto in momenti particolari di alcuni santi come San Pio, Santa Francesca Romana, Santa Gertrude.
Molti santi hanno avuto il privilegio di avere un rapporto specialissimo con il proprio angelo custode, spirito celeste che Dio ha messo affianco ad ognuno di noi, sempre pronto ad aiutarci e a guidarci verso la via che conduce al Padre. Alcuni di questi santi nella loro vita, hanno sofferto di momenti di depressione. Riportiamo alcuni episodi particolari.
Santa Gertrude e la depressione
Santa Gertrude di Helfta (1256-1302) detta la grande, aveva 25 anni quando entrò in una profonda crisi al punto di condurla alla depressione. Non sarebbe mai riuscita a superare quell’angoscia se un angelo, dall’aspetto bellissimo non le fosse apparso per dirle di non consumarsi di dolore poiché presto sarebbe giunta la sua salvezza.
Piena di gratitudine la santa si offrì al Signore proprio nel giorno in cui venivano venerati i tra santi arcangeli e fece tale consacrazione “in onore di questi grandi principi, per accrescere la loro gioia, la loro gloria e la loro beatitudine”.
Santa Francesca Romana
Si dice che tutti gli angeli, secondo la propria gerarchia s’inginocchiarono davanti a lei con grande rispetto, promettendole di vegliarla con grande affetto. Santa Francesca Romana (1384-1440) fu sempre accompagnata dalla presenza degli angeli, in particolare quella del suo angelo custode.
Il primo intervento avvenne nel 1399, quando l’angelo custode salvò Francesca e sua sorella Vannuzza dalle acque del Tevere, dove stavano per annegare.
In quel caso, l’angelo apparve loro sotto le sembianze di un bambino di 10 anni, aveva una tunica bianca. L’angelo restò con Francesca per 24 anni, dopo di che fu sostituito da un altro, il quale quando le appariva lo vedeva sempre filare e tessere un filo d’oro che rappresentava la vita della santa.
Quando la vita terrena di Francesca si stava per concludere, l’angelo appariva con una tela che era quasi ultimata.
Padre Pio e l’angelo mandato dai due sposi
Due sposi insegnanti, un giorno tornando da scuola trovarono il loro figlioletto con la febbre. Gli somministrarono delle medicine ma non servirono a niente, era ormai quasi mezzanotte. Allora il marito disse alla moglie di andare a letto e di restare a dormire con il figlio, mentre lui sarebbe andato a dormire nell’altra camera.
Il marito si ricordò di aver letto in un libro che a volte le persone mandavano i propri angeli custodi a Padre Pio per delle richieste d’aiuto. Era l’una di notte, si svegliò poi alle tre di notte e andò a controllare il bambino che trovò sul letto sveglio e stava bene.
Infatti, la moglie aveva mandato l’angelo custode da Padre Pio prima di addormentarsi.
Dopo alcune settimane, l’insegnante andò a San Giovanni Rotondo e Padre Pio intento a parlare con dei fedeli, vedendolo da lontano gli disse: “Con voi non si può nemmeno più riposare di notte”. Quella era la conferma che l’angelo aveva portato la richiesta d’aiuto a Padre Pio e che quest’ultimo aveva accolto.
Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna