Nando Bonini “ da una vita spericolata a terziario francescano”

Nando Bonini per oltre 15 anni è stato il chitarrista di Vasco Rossi. Insieme hanno realizzato canzoni e tournèe in Italia e nel mondo.

Inoltre Nando ha collaborato con i Righeira ed Edoardo Bennato.

Bonini è compositore, autore ed arrangiatore.

Un giorno del 1995, la fede ha bussato alla sua porta e la sua vita è completamente cambiata.

Quando iniziasti esattamente a suonare la chitarra?

Da bambino, avevo 6 anni quando mio nonno mi regalò una piccola chitarra acustica ed a 7 anni mio padre me ne regalò una elettrica, da quel momento la chitarra è stata il mio gioco, la mia passione, il mio lavoro, il mio scudo per difendermi, la mia perdizione e solo grazie a Dio la mia ancora di salvezza che mi porta in giro a testimoniare con la musica il mio faticoso e lungo cammino di conversione ma soprattutto mi porta in giro a testimoniare quanto Gesù può operare in noi se Lo desideriamo.

Nel 1995 ti viene chiesto di scrivere un musical sulla vita di San Francesco. Eri ancora lontano dalla fede ma quel lavoro artistico sarà l’inizio della tua conversione. Come hai reagito a tale proposta?

La reazione alla proposta di realizzare un musical su san Francesco nel 1995 mi fece reagire in modo subdolo, la fede in Dio all’epoca la rifiutavo, vivevo una vita dedicata al successo, al denaro, all’apparire e quando Marino ( è il nome di questo caro amico tra l’altro salito al Padre qualche mese fa)  si presentò con la proposta del musical, io cercai di rifiutare ma poi ripeto in modo subdolo mi venne in mente che facendo un musical avrei avuto ancora più prestigio e quindi accettai solo per questo motivo: LA VANAGLORIA. Ma Dio aveva un suo disegno su di me, scrissi il musical che andò molto bene ma per scrivere bene il progetto dovetti informarmi su san Francesco e sui contenuti del Vangelo, involontariamente queste informazioni che dovevo acquisire rimasero nel mio cuore e piano piano negli anni come un piccolo seme germogliarono ed eccoci qua.

 Nel 1996 c’è stato un episodio che cambia completamente la tua vita. Quale?

Mi trovavo allo stadio san Paolo di Napoli con Vasco avevamo uno dei tanti concerti in tour, per accedere ai camerini si passava attraverso un atrio dove c’era una statua della Madonna di Pompei che nessuno di noi notava tantomeno io, occupato com’ero a entrare ed uscire dal camerino pavoneggiandomi con tutti per il tipo di vita che conducevo. Dio ha voluto che mi fermassi per pochi secondi davanti alla statua della Madonna ed in quel frangente pur non avendo nessun tipo di visione fissai negli occhi la statua ed ebbi l’impressione che mi guardasse con occhi tristi contemporaneamente nella mia mente un pensiero mi passò ”Nando mi fai schifo” è chiaro che non era la Madonna a dirmi questo ma lo sguardo di quegli occhi abbinato a questo pensiero che per molti sembrerà banale mi cambiò la vita, da quel preciso istante abbandonai tutto quello che riguardava la vita ”spericolata” fatta di tentazioni, di superbia, una vita che ti lasciava poi vuoto, senza veri valori, senza un senso pulito della vita. Quella notte invece di ascoltare le solite e tante tentazioni la passai al telefono con mia moglie Marina, la persona che Dio mi ha messo vicino per salvarmi l’anima e da quel momento insieme abbiamo ricominciato un bellissimo percorso di fede che ci porta ancora oggi a testimoniare la nostra unione di coppia.

Sei diventato terziario francescano. E’ stato il musical a farti percorrere questo cammino di fede?

Certo, prima di tutto è stata la persona che me lo ha proposto, poi averlo realizzato in modo professionale, poi tutto quello che è successo dopo. Nel 1997 un fatto più pesante è successo in famiglia e questo è stata la cosa che mi ha fatto ritornare con i piedi per terra, che ci ha fatto riscoprire la preghiera, la preghiera di coppia che ci ha portati a conoscere un luogo, un convento di frati cappuccini da dove abbiamo poi iniziato un cammino francescano che ci ha portati il 13 maggio del 2001 a fare la promessa perpetua di entrare e fare parte del Ordine francescano Secolare (Ofs),ordine istituito da san Francesco per permettere a tutti noi…tutti…di vivere la vita applicandola al Vangelo secondo  il carisma francescano attraverso una Regola.

 Dal 2002 ormai, con la compagnia teatrale “In cammino per Betlemme” realizzi musical sulla vita dei santi, molti anche sulla Madonna. Com’è nata questa idea?

La compagnia “IN CAMMINO PER BETLEMME” è stata un’idea per potere realizzare musicals su commissione che ci permettessero di testimoniare la fede attraverso la musica, la recitazione e la danza. L’intera compagnia ora non esiste più dal 2008.

Il primo recital realizzato nel 2002 fu “UNA DONNA VESTITA DI SOLE” che stiamo riportando in giro per l’Italia proprio in questi periodi del 2018/19.Si tratta di brani da me composti abbinati a delle letture, il tutto ci racconta di Maria e di Gesù.

Nel 2007 realizzi un musical anche su Medjugorje. Cosa rappresenta per te questo luogo?

Siamo stati a Medjugorie e dopo che mi chiesero di realizzare il musical, che abbiamo rappresentato come in realtà l’abbiamo vissuto quando ci siamo stati cioè un luogo di conversioni di preghiera e di pace, senza superare i parametri che la Chiesa Cattolica mantiene riguardo al luogo.

 Tu sei stato a contatto con il mondo dello spettacolo. E’ difficile coltivare la propria fede in questo mondo?

Quando ero in quel “mondo”, per quello che ho vissuto e visto, ti dico che è molto difficile coltivare la fede in Dio in modo profondo e costante, è un mondo dove conta l’apparire, l’emergere, il successo, il denaro, gli applausi ecc…tutto questo ti allontana poco o tanto da Dio. Noi gente di spettacolo lottiamo costantemente con la vanagloria, l’umiltà fatica ad emergere.

La musica è un dono di Dio. Esiste anche quel tipo di musica rock che danneggia l’anima: il rock satanico. Che ne pensi?

La musica è una forma di espressione che Dio ci permette di usare anche qui il libero arbitrio ci rende responsabili di esprimerci in bene ed in male, dipende da noi fare il bene che Dio ci chiede o fare il male che il demonio ambisce a farci fare. Il satanismo c’è dovunque non solo nella musica, anche nelle cose meno esplicite, se il demonio si mostra con le corna ed in tutta la sua mostruosità lo riconosciamo e possiamo volendo in base alla nostra saggezza o stupidità evitarlo o seguirlo, il vero pericolo è quando lui si nasconde nelle cose apparentemente belle ed innocue che la nostra superficialità ci fa vedere come normali. Il satanismo è nel rock, nell’ hip hop, nella dance, nella baby dance, nel blues. Nel pop, nel jazz, nella musica classica e tanti altri generi…ma non sono i generi siamo noi a renderli “satanici” come rendiamo sataniche tante altre cose nei nostri comportamenti.

 Com’è la tua vita oggi?

Continuo a fare quello che ho sempre fatto cioè il musicista, cercando di essere insieme a mia moglie ed alle persone   che vivono la mia quotidianità testimone del Vangelo, con tanta fatica ovviamente ma con gioia e la certezza che Dio è sempre con noi tutti i giorni della nostra vita finchè morte non ci separi…ma il bello arriverà dopo… Gesù ce l’ha promesso ed io ci credo!

Ciao e grazie Nando

Servizio di Rita Sberna