727esima edizione della Perdonanza celestiniana a L’Aquila

Dal 23 al 30 agosto prossimo si terrà a L’Aquila la 727esima edizione della Perdonanza celestiniana.

Il Cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, ha invitato Papa Francesco per la Perdonanza del 2022.

Quest’anno come di consueto, il corteo della Bolla sfilerà il 28 agosto per le strade del centro storico della città scortando la Bolla dell’indulgenza papale da Palazzo del Magistrato alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio dove sarà aperta la porta Santa fino al 29 agosto, quando sarà poi chiusa con il rientro della Bolla.

Il primo rito solenne della Perdonanza è un’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V concesse a tutti i fedeli la sera del 29 agosto 1294 nella Basilica del capoluogo abruzzese per la sua incoronazione a pontefice.

Così che “Quanti confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29 (…) avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena”.

Prima di diventare Papa, Celestino V (nato Pietro Angeleri) fu eremita per molti anni in una grotta sul monte Morrone, sopra Sulmona (in Abruzzo). Circa 4 mesi dopo la sua incoronazione rassegnò le sue dimissioni il seguente 29 settembre:

Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della Plebe [di questa città], al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all’onere e all’onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale”. Le ragioni delle sue dimissioni come quelle della sua morte il 19 maggio 1296 rimangono ancora per certi versi un enigma. Si dice che aveva allora 87 anni.

Le spoglie di Celestino V sono state restituite alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila il 5 maggio 2013 (per i 700 anni della sua canonizzazione ). Ricordiamo che mentre la Perdonanza risale al 1294, il primo Giubileo attraverso la Porta Santa fu indetto da Papa Bonifacio VIII nel 1300.

Per la ricorrenza il Fuoco del Morrone è partito lunedì 16 agosto, questa fiaccola giungerà a L’Aquila il 23 agosto, si accenderà per l’occasione il tripode della pace sul piazzale di Collemaggio che darà il via alle celebrazioni della  727esima Perdonanza celestiniana.

La fiaccola ricorda la strada verso L’Aquila che percorse l’eremita Pietro Angeleri (detto anche Pietro da Morrone) prima di diventare Papa Celestino V.

Lo scorso 13 agosto, durante la conferenza stampa, il cardinale Petrocchi dichiarava:

La Perdonanza celestiniana mi appare sempre più (…) come un evento profetico acceso nella storia dallo Spirito Santo. Il perdono è lo strumento che il Signore ci offre, che ci mette in piedi per la verità davanti a Dio, davanti agli altri. Il perdono è fondamentale per la comunità, perché se nel rapporto tra le persone il perdono non agisce come fattore che neutralizza le spine della contrapposizione,  si determinano fratture. Ma c’è una dimensione che ritengo molto importante e che tutti i Papi degli ultimi decenni hanno fortemente sottolineato, e cioè che il perdono è fondamentale come strategia per costruire la pace nel mondo. Quindi nei popoli e tra i popoli, come diceva Giovanni Paolo II, perché non c’è giustizia senza perdono così come non c’è perdono senza giustizia (…) E poi Papa Francesco ha fortemente evidenziato come la Misericordia di Dio rinnovi il mondo e come l’amore che scaturisce dal Vangelo sia forza di purificazione delle coscienze”.

Preghiamo per il perdono e la pace di cui il nostro mondo ha tanto bisogno in modo particolare in questo periodo.