I Nuova Civiltà “Un cammino francescano e la musica cristiana”

I Nuova Civiltà “Un cammino francescano e la musica cristiana”

Siete stati sempre degli uomini pieni di fede, oppure c’è stato un momento in cui eravate lontani dalla fede in Dio?

  Non si è mai pieni di fede. La fede è sempre un cammino. Però posso dirti che io per primo, se mi guardo dietro circa vent’anni fa, avevo una fede diversa.

Con la fede, se uno vuole può crescere e camminare, man mano che cammina scopre cose sempre nuove.

In qualche modo aumenta la conoscenza che non è di tipo culturale, ma la conoscenza del cuore e dell’anima.

 

Quali sono i vostri progetti futuri?

Per quando riguarda la musica, è quello di continuare con l’attività. Per adesso viviamo in tempi difficili e quindi, anche chi organizza concerti, non ha più le risorse disponibili di un tempo, però noi continuiamo con tranquillità e serenità a fare quello che il buon Dio ci manda.

Abbiamo già alcuni impegni per i prossimi mesi. Viviamo di speranza.

Ci muoviamo anche all’estero oltre che in Italia. Siamo stati in Portogallo e Bulgaria.

Come dicevo prima, collaboriamo con Roberto Bignoli da dieci anni, siamo la sua band ufficiale, che lo accompagna nelle varie tappe.

Il nostro incontro è stato casuale, ci siamo incontrati in Sicilia.

Sono passati circa 9 anni dal nostro incontro che è avvenuto a Ravanusa.

Venimmo a fare un concerto, durante la sagra del paese. Noi suonammo il venerdì sera e Roberto suonò il sabato sera, come star principale.

Noi eravamo ancora lontani dall’essere conosciuti, e lui arrivò in una condizione di stanchezza fisica molto alta perché aveva fatto già, un concerto la sera prima e ci chiese se in qualche modo potevamo dargli una mano.

Noi volentieri lo facemmo.

Poi alla fine del concerto, ci portarono a mangiare in un altro paese, e lì con Roberto, cominciò una lunga chiacchierata che ancora continua da parecchi anni.

Quello che voglio dire ai radioascoltatori è che a questo mondo ci sono troppi parlatori e pochi pensatori.  Tutti noi siamo chiamati ad essere pensatori che testimoniano.

Servizio di Rita Sberna