Papa Francesco: I cristiani amano ma non sempre sono amati
Per sconfiggere il male non si possono condividere i metodi del male!
L’unica forza del cristiano è il Vangelo. Nei tempi di difficoltà si deve credere che Gesù sta davanti a noi, e non cessa di accompagnare i suoi discepoli. La persecuzione non è una contraddizione al Vangelo, ma ne fa parte.
Francesco chiede “Se hanno perseguitato il nostro Maestro, come possiamo sperare che ci venga risparmiata la lotta?”. Però nel bel mezzo del turbine, ricorda Francesco – il cristiano non deve perdere la speranza pensando di essere stato abbandonato.
Gesù rassicura i suoi discepoli dicendo “Perfino i capelli del vostro capo sono stati tutti contati” cioè nessuna delle sofferenze dell’uomo, nemmeno le più piccole, sono invisibili agli occhi di Dio.
Dio vede e sicuramente protegge e donerà il suo riscatto.
A conclusione Papa Francesco ha ribadito “C’è infatti, in mezzo a noi, qualcuno che è più forte del male, delle mafie, delle trame oscure, di chi lucra sulla pelle dei disperati e di chi schiaccia gli altri con prepotenza. Qualcuno che ascolta da sempre la voce del sangue di Abele che grida dalla terra.”
I cristiani devono dunque, farsi trovare sull’altro versante del mondo, quello scelto da Dio: non persecutori ma perseguitati, non arroganti ma miti, non venditori di fumo ma sottomessi alla verità, non impostori ma onesti.
Questa fedeltà è lo stile di Gesù che è uno stile di speranza fino alla morte che viene chiamata dai cristiani con una sola parola: martirio che significa testimonianza.
Il Papa incoraggia i cristiani ad essere martiri, ad essere discepoli e a combattere per la verità al Vangelo ma ad essere caritatevoli verso Dio e verso il prossimo.
Poi prima di concludere ribadisce che coloro che si fanno saltare in aria come gli attentatori suicidi non sono dei martiri anzi …
Il Papa augura ai fedeli che Dio ci doni sempre la forza e la speranza di essere suoi testimoni e soprattutto ci doni la forza nel martirio ogni giorno.
Servizio di Rita Sberna