Papa Francesco “Nel Regno di Dio non ci sono disoccupati”

Papa Francesco

“Nel Regno di Dio non ci sono disoccupati, tutti sono chiamati a fare la loro parte; e per tutti alla fine ci sarà il compenso che viene dalla giustizia divina – non umana, per nostra fortuna!”.

Così il Papa all’Angelus, questa mattina ha commentato il vangelo odierno, della parabola dei lavoratori e la paga che essi spettavano.

“Due sono gli aspetti del Regno di Dio – spiega ancora Papa Francesco – che Gesù vuole comunicare: il primo, che Dio vuole chiamare tutti a lavorare per il suo Regno; il secondo, che alla fine vuole dare a tutti la stessa ricompensa, cioè la salvezza, la vita eterna”.

Da qui, la provocazione di quell’apparente ingiustizia che rende invidiosi i lavoratori chiamati ad inizio giornata e pagati tanto quanto quelli a servizio per poche ore: “il padrone della vigna decide infatti di dare a tutti la stessa paga (…) perché – continua Francesco – Gesù vuole aprire i nostri cuori alla logica dell’amore del Padre, che è gratuito e generoso”.

E se la logica umana è spesso piegata all’egoismo e al proprio torna conto, citando Isaia (55,8) il Papa esorta a lasciarci “stupire e affascinare dai pensieri e dalle vie di Dio che non sono i nostri pensieri e non sono le nostre vie”.

Il Papa si sofferma sullo sguardo del padrone vero i lavoratori e dice “è uno sguardo che chiama, che invita ad alzarsi, a mettersi in cammino, perché vuole la vita per ognuno di noi, vuole una vita piena, impegnata, salvata dal vuoto e dall’inerzia. Dio che non esclude nessuno e vuole che ciascuno raggiunga la sua pienezza“.