Perché preghiamo la Madonna? Perché ci consacriamo a Lei? Perché preghiamo san Michele, gli angeli, i santi? A questo proposito è bello leggere quello che ci dice san Paolo: “Voi non siete più stranieri né ospiti ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù” (Ef 2,19-20).
Quanto più ci uniamo alla Chiesa universale, alla Chiesa del cielo, tanto più veniamo aiutati nelle nostre debolezze, ed è per questo che preghiamo gli angeli e i santi, per questo invochiamo prima di tutto il Cuore Immacolato di Maria, perché nessuno potrà mai aiutarci quanto Lei. Dobbiamo diventare sempre più coscienti che la comunione con la Chiesa del cielo rafforza l’unione dentro di noi, rafforza la nostra unione con Dio e ci aiuta a diventare strumenti di riconciliazione per coloro che sono lontani, per le anime del purgatorio, per chi soffre a causa delle influenze sataniche, per chi ha solo un minimo di buona volontà e ha bisogno dell’aiuto dei fratelli.
Gesù desidera lavorare in noi in ogni istante, desidera riconciliarci e riconciliare il mondo attraverso di noi, ma può farlo solo se la nostra anima è aperta. La nostra anima spesso si chiude nella prova, quando la prova ci chiede di vivere qualcosa di diverso da quello che avevamo previsto e programmato. Beati noi se come i santi sapremo avere fiducia in Dio anche nelle prove, se sapremo accogliere le prove come dono, come missione, se nelle prove sapremo essere segni e strumenti di riconciliazione per il mondo.