Don Valerio Antonioli, è parroco di Sarginesco (Mantova) soprannominato il “Il mago D”, la D sarebbe quella di Dio. Ma Don Valerio dice “io non sono un mago ma sono un prete”.
Dal titolo potrebbe sembrare che Don Valerio faccia riti magici ma bisogna leggere tra le righe ciò che Don Antonioli fa, per avvicinare il mondo dei preadolescenti a Dio.
Don Valerio è molto bravo con i giochi di prestigio. Sin da piccolino coltiva la passione della micromagia, così, si è invitentato questa sorta di catechesi attraverso questa magia prestigiatrice.
Il Don, utilizza gli strumenti a sua disposizione per effettuare questi “giochi”.
Sia i ragazzi che le persone sono rapiti da queste micromagie e chiedono sempre al sacerdote di “non smettere mai”.
Don Valerio ha un programma specifico per tutti i sacramenti: confessione, comunione e cresima.
Ecco come è nata l’idea– Catechismo magico, lo chiama. Lezioni attraverso giochi di prestigio, “micromagia” in termine tecnico. Quattro o cinque volte al mese carica gli attrezzi del mestiere sull’auto, carte, monetine, corde, forbici, palline e parte per tenere la lezione-spettacolo. Come un attore che va in tourneè. La differenza è che l’incasso, ad offerta, lo manda alle suore Benedettine della Carità a Sighet, in Romania, tre religiose anziane, che vivono di niente, per cui quei soldi sono come la manna dal cielo. Anche se lui, più che a Mosè, assomiglia al Mago Sales è un uomo, un sacerdote, soprattutto, che crede nell’immensa forza che ti danno i sogni.
Non vuole che le sue lezioni vengano chiamate “spettacolo ma “riflessioni”.
E’ bella la micromagia che Don Valerio ha mostrato nel programma andato in onda su TV2000 su come far sparire il peccato dal cuore, e questa riflessione vale per il sacramento della confessione.
Così vi sono varie micromagie che mostrano il significato della comunione e della cresima.
Per comunicare il Vangelo bisogna saperlo trasmettere in maniera diversa agli altri, soprattutto ai giovani e questo è quello che cerca di fare questo sacerdote.
Rita Sberna