Quando la Madonna salvò molte anime dallo tsunami in India

Un Santuario mariano in India è scampato dallo tsunami nel 2004

 La Basilica mariana di Vailankanni, che si trova sula costa orientale dell’India è stata travolta dall’onda mortale dello tsunami del 2004, (ricorderemo che ci furono più di mille morti) ma l’onda si era fermata sulla soglia della chiesa dove si trovavano altre migliaia di persone e gli edifici alla stessa altezza, invece, furono spazzati via dal mare.

La Basilica di Nostra Signora della Buona salute a Vailankanni è stato l’unico edificio sopravvissuto e coloro che si trovavano all’interno furono salvati dalla morte. In India già da subito si era gridato al “miracolo”, è impressionante quello che alcuni testimoni all’epoca raccontarono come ha riportato anche Avvenire.

«Una nota di consolazione nella calamità è data dal fatto che il mare si è sollevato e ha raggiunto l’ingresso principale della Basilica, dove è collocata la statua di Nostra Signora di Vailankanni, e si è poi ritirato dopo aver lambito i primi gradini che conducono al portale – questo è stato scritto nel comunicato ufficiale del vescovo di Thanjore, nel cui territorio si trova il santuario, conosciuto come la Lourdes d’India per essere una copia della basilica che si trova in Francia legata al luogo delle apparizioni mariane, che attira ogni anno 20 milioni di pellegrini.


Alcuni testimoni dell’accaduto confermarono la versione della diocesi: l’ondata si è arrestata all’ingresso della Basilica, mentre la massa d’acqua ha devastato il terminal degli autobus, che sta 400 metri alle spalle dal santuario ed è posto alla stessa altezza sul livello del mare.
«Chi può negare che si sia trattato di un miracolo? La potente benedizione della Nostra Signora di Vailankanni ha salvato migliaia di vite: le persone all’interno della Basilica non sono state minimamente toccate dalle mostruose onde assassine
», parole trascritte nel testo ufficiale della diocesi.

Più di duemila fedeli si trovano nel santuario e nel complesso adiacente lo scorso 26 dicembre.
«Il santuario è ad appena centro metri dalla spiaggia, eppure l’acqua non è entrata»,
aveva dichiarato il vescovo, Devadass Ambrose, che si era provvisoriamente trasferito nella Basilica per aiutare i soccorsi nonostante per tre giorni erano mancate elettricità e acqua potabile.

«Il terminal del bus è alla stessa altezza, e si trova a 500 metri del mare, tuttavia è stato inondato, così come case e alberghi sono stati gravemente colpiti da onde alte fino a 12 metri. Le stesse onde che si sono come fermate davanti ai cancelli del santuario», raccontava monsignor Ambrose.
Un’altra fonte di consolazione per gli esausti volontari che hanno pietosamente raccolto 800 corpi in tre giorni è stato il ritrovamento in vita di una madre mercoledì 29, a quasi 72 ore dal disastro: la donna, 35 anni, stringeva a sé il figlio morto. Oggi ha lasciato l’ospedale in buone condizioni e il suo salvataggio ha fatto dire a padre Lionel Joseph, cancelliere diocesano di Thanjore, che la «la ricerca dei dispersi si è conclusa con un gioia invece che con la completa disperazione. La nostra Santa Madre ha compiuto meraviglie, malgrado la tragedia».

Queste sono state alcune delle testimonianze che all’epoca dello tsunami, alcuni fedeli avevano rilasciato ma soprattutto aveva raccontato tramite il comunicato monsignor Ambrose.

Non ci sono dubbi! Per le migliaia di persone che si trovavano all’interno della Basilica, si è trattato di un miracolo per intercessione della Madonna Nostra Signora della Buona salute.

Ma rispolveriamo un po’ l’accaduto dello tsunami del 2004.

Era il 26 dicembre 2004 quando in India avvenne uno dei disastri più grandi che ha causato migliaia di morti. Lo tsunami coinvolse l’intero sud-est dell’Asia, giungendo fino alle coste dell’Africa orientale.

L’evento ha avuto inizio alle ore 07:58:53 UTC+7 (le 00:58:53 UTC) del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto, con una magnitudo di 9,1[1], ha colpito l’Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra in Indonesia. Il sisma durò 8 minuti.

Rita Sberna