Nel diario di suor Faustina, leggiamo l’episodio dell’attacco più violento che ha subìto da parte del diavolo. La santa spiega quali sono le due ricette per respingere gli attacchi del maligno.
Santa Faustina Kowalska aveva dei carismi molto speciali (come del resto la maggior parte dei santi) e per questo motivo subiva l’invidia del diavolo.
Nel suo diario leggiamo: “Una volta che ero andata nell’orto di pomeriggio, l’angelo custode mi disse: ‘Prega per gli agonizzanti’. Incominciai subito il rosario per gli agonizzanti assieme alle ragazze addette all’orto. Terminato il rosario, recitammo diverse invocazioni per gli agonizzanti” (Q I, 313).
La preghiera per gli agonizzanti infatti era diventata un vero e proprio impegno per suor Faustina che spesso percepiva in anticipo la necessità di pregare per alcune anime.
Per tale motivo Satana era molto invidioso dei suoi carismi, soprattutto perché la Santa sperimentava una profonda unione con Dio durante la Santa Messa.
La disturbava di notte, servendosi della presenza di altri demoni ma suor Faustina rimaneva serena perché con lei c’era sempre la presenza del suo angelo custode e pregava il rosario.
La notte dei demoni
Una notte suor Faustina non vide nella sua stanza il suo angelo custode ma i demoni. E quella notte la santa prima di addormentarsi invocò direttamente l’aiuto di Gesù: 21.03.35. “Spesso durante la santa Messa vedo il Signore nell’anima, […]. Sento che sono unita a Dio così strettamente, come è unita una goccia d’acqua ad un oceano immenso. […] In quei momenti conosco meglio Dio e i suoi attributi e conosco meglio anche me stessa e la mia miseria […]”.
L’episodio della cappella
Nei suoi quaderni leggiamo: “Verso mezzogiorno entrai un momento in cappella e la potenza della grazia colpì di nuovo il mio cuore. Mentre me ne stavo assorta, Satana prese un vaso di fiori e lo scagliò rabbiosamente a terra con tutte le forze. Notai tutto il suo accanimento e la sua invidia. Nella cappella non c’era nessuno […]” (Q I, 411- 412).
I demoni spariscono
«Verso sera – scrive santa Faustina – mi sentii molto affaticata e non potei fare l’Ora santa e chiesi il permesso alla madre Superiora di andare a riposarmi prima del solito. Appena mi misi a letto, mi addormentai subito, ma verso le undici satana diede uno scossone al mio letto. Mi svegliai immediatamente e cominciai tranquillamente a pregare il mio angelo custode. All’improvviso vidi le anime che stanno espiando in purgatorio. Il loro aspetto era un’ombra e fra loro vidi molti demoni. Uno cercò di infastidirmi, gettandosi sul mio letto e sui miei piedi sotto forma di gatto ed era molto pesante, direi alcuni. Continuai per tutto il tempo a recitare il rosario. Sul fare del mattino quelle figure se ne andarono e potei prendere sonno” (Q I, 412).
Il consiglio di suor Faustina Kowalska per affrontare gli assalti del maligno
“Così sappiamo che Satana è invidioso e si scaglia contro di noi quando cerchiamo di essere strettamente uniti a Dio. Tranquillamente preghiamo il soccorso del nostro angelo custode e il rosario. Più vogliamo essere uniti a Dio e più dobbiamo farci amico l’angelo custode!”.
“La predicazione sulla misericordia di Dio suscita l’odio tremendo degli spiriti del male ma non dobbiamo temere perché l’angelo custode ci accompagna”.
fonte. Gaudium Press di Rita Sberna