Poco più di 100 anni fa, una grande donna di Dio morì di febbre in un remoto villaggio in Nigeria. Era Mary Slessor di Calabar, e lei aveva dato la sua vita per servire la gente del posto.
Nata nel 1848 in Aberdeen da una famiglia povera – il padre era un calzolaio, che poi è diventato un alcolizzato e non poteva più continuare a fare il suo mestiere – era ispirato a diventare un missionario per la morte di David Livingstone. Dopo un pò di anni, è arrivata in quella che oggi è la Nigeria nel 1876, all’età di 28.
Slessor soffriva gravemente di malaria quando fu in missione in Calabar e fu costretto a tornare in Scozia. Tuttavia, dopo il suo recupero ritornò a Calabar e cominciò a lavorare tra gli efik, imparando la loro lingua e immergendosi nella loro cultura.
E’ ricordata soprattutto per la sua campagna contro il sacrificio umano, e in particolare l’omicidio di due gemelli, che furono considerati come maledetti e abbandonati nella boscaglia. Slessor salvò quei gemelli. Si dice di lei, che dopo quell’accaduto salvò centinaia di vite in questo modo. Lei è stata anche un pioniere in materia di istruzione, creando l’Istituto Speranza Waddell Formazione in Calabar dove ai bambini viene data una formazione professionale .
E ‘stata sempre riconosciuta per i suoi successi, faceva parte dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, nel 1913. Quando morì di febbre in un remoto villaggio il 13 gennaio 1915, venne fatto un funerale quasi di stato. L’Union Jack copriva la bara e vi erano bandierine negli edifici governativi a mezz’asta. Ci sono statue a lei dedicate in varie zone del Calabar.
Oggi viene ancora venerata dai efik.