Sammy Basso è giovanissimo ha soli 23 anni, è famoso per essere conosciuo dai media, per la sua malattia che consiste nell’invecchiamento precoce.
Il 23enne di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, è uno dei 5 italiani affetto da progeria ed in questi giorni ha raggiunto un altro grande traguardo: laurearsi in scienze con 110 e lode.
L’annuncio lo ha dato l’università di Padova su Twitter: “Complimenti a Sammy Basso da anni simbolo e promotore del sostegno alla ricerca scientifica sulla progeria che oggi si è laureato in Scienze”.
Sammy Basso è iscritto dal 2015 al corso di laurea in Scienze Naturali indirizzo biologico molecolare e la ricerca è sempre stata uno degli obiettivi più importanti della sua vita. “Io sono Sammy Basso, un ragazzo di 21 anni, studio Scienze Naturali indirizzo Biologico Molecolare all’Università di Padova, il mio progetto è diventare ricercatore, ed ho una vita piena di amici e persone che mi vogliono bene”
Il ragazzo insieme alla sua famiglia è impegnato in diverse iniziative a favore della ricerca sulla rara malattia di cui soffre dalla nascita, anche attraverso la fondazione Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus. “Non ho un grande coraggio, ho la mia famiglia e i miei amici che mi vogliono bene” aveva detto nel 2015 quando venne ospitato da Carlo Conti sul palco di Sanremo.
Sammy è un esempio per tante altre persone, una testimonianza di vita che dimostra che nulla è impossibile e non esiste malattia che possa mettere limiti o privazioni se si ha grande fiducia e voglia di andare avanti.
Ecco ciò che recentemente Sammy Basso ha dichiarato: “Ho una vita faticosa e impegnativa ma la malattia non mi ha impedito di vivere esperienze uniche. Se ripenso al mio viaggio penso che questa Route 66 rappresenti un concentrato della mia esistenza. Insieme alla mia famiglia ho fatto e visto cose che la maggior parte delle persone non si sognano nemmeno. Ho ampliato i miei orizzonti, studiato le cause del mio male e partecipato attivamente alla ricerca scientifica. Conosco bene i limiti che la progeria impone, per questo rivendico il mio diritto a non fissarmi troppo sui limiti che impone. Preferisco concentrarmi su tutto quello che riesco a fare nonostante la progeria”.
E noi ringraziamo Sammy per il suo coraggio e per la sua determinazione!
Rita Sberna