Il 20 febbraio scorso si festeggiava Santa Giacinta Marto più semplicemente conosciuta come una dei tre “pastorelli” di Fatima.
È nata a Aljustrel l’11 marzo 1910 in Portogallo e salì in Cielo il 20 febbraio 1920 a Lisbona.
Durante la sua brevissima vita, ha dato una testimonianza di fede straordinaria a tutta l’umanità. Colpita dall’influenza spagnola il 23 dicembre del 1918 insieme a suo fratello Francisco, morì prematuramente all’età di dieci anni dopo un decorso molto lento e sofferto della sua malattia.
È stata beatificata da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000 e in seguito Papa Francesco la proclamò, con Francisco, santa il 13 maggio 2017, nello stesso giorno del centenario della prima apparizione della Madonna di Fatima.
Quel 13 maggio 1917 a Cova da Iria era un giorno come tanti altri, Lucia dos Santos di 10 anni e i suoi cugini Francisco e Giacinta Marto, fratelli di 9 e 7 anni accudiscono un piccolo gregge e giocano. Pregano il rosario ed è allora che poco dopo appare la “ Bianca Signora” con un rosario in mano. Da maggio a ottobre 1917, il tredici di ogni mese (a parte agosto) la Madonna apparirà. Il 13 ottobre circa 70 000 persone assistono al “miracolo del sole”, il segno promesso da Nostra Signora. Ancora oggi Fatima è di attualità e il suo messaggio riveste un significato particolare e semplice in questo tempo di pandemia.
L’uomo sta sperimentando la sua debolezza e la sua piccolezza di fronte al Coronavirus. Questo “nemico invisibile” cosi spesso nominato nei mass media ha cambiato i nostri stili di vita e le nostre relazioni (distanziamento sociale, smartworking, confinamenti, crisi sociale e nuova povertà…). Questo ci ricorda una cosa: che la storia è sempre nelle mani di Dio e non dei potenti.
L’uomo si può dimenticare di Dio ma Dio no….Fatima ci dice che è Dio a guidare il corso della storia e che la sua divina Provvidenza conduce tutti noi alla salvezza.
A Fatima la Madonna è apparsa a tre bambini, ella non ha affidato i suoi messaggi a personaggi importanti ma agli umili (“il Signore ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili” (Magnificat));…i messaggi di Fatima sono purtroppo spesso interpretati per secondi fini o in modo allarmistico. Però potremo riassumere il messaggio di Fatima in queste parole: rosario, conversione, semplicità e fiducia (in Dio).
Giacinta, secondo un racconto di Lucia, era una bambina come tante altre: giocava, ballava ed era anche permalosa.. poi dopo le diverse apparizioni (e anche la visione dell’inferno) intensificò la sua preghiera e si preoccupò della conversione dei peccatori. Fece anche rinunce e sacrifici per consolare i cuori di Gesù e di Maria.
Questo tempo è anche un opportunità per rinforzare la nostra vita interiore ed essere attenti agli altri. Ricordiamoci che Maria (Madre di Dio, Mediatrice di tutte le grazie e rifugio dei peccatori) ci invita alla collaborazione attiva alla salvezza.
A tal proposito ripetiamo con tutto il cuore la preghiera che l’Angelo insegnò ai “tre pastorelli” : “Mio Dio! Io credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano”.