Sapete che ad inventare l’idroterapia è stato un abate tedesco?

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Sebastian Kneipp è nato il 17 maggio 1821 ed è morto il 17 giugno 1897, era un abate e un presbitero tedesco, a cui si deve la scoperta dell’idroterapia.

Nel 1849 Kneipp, si ammala di tubercolosi, e fu proprio in quell’occasione in cui decise di leggere il libro “Lezione sulla forza guaritrice dell’acqua fresca” di Johann Siegmund Hahn.

Non avendo trovato giovamento alle cure che in quel tempo esistevano, Kneipp decise di applicare ciò che aveva letto: dopo essersi spogliato nudo, si tuffava nel Danubio e subito si rivestiva, contrastando il rapido raffreddamento correndo verso casa. Dopo soli 6 mesi di questo trattamento la TBC era sparita.

Da allora, l’idroterapia fu un esercizio durante la sua vita quotidiana. Il 6 agosto 1852 ricevette nel duomo di Augusta l’ordinazione sacerdotale.

Molte furono le persone che non trovando giovamento nella medicina, si fecero curare con l’idroterapia ma non fu facile per Kneipp, il quale, durante il corso degli anni dovette subìre anche denunce da parte di farmacisti.

Tra la popolazione Kneipp veniva chiamato il “cappellano del colera” proprio perchè curava questo tipo di malattie attraverso trattamenti di acqua.

Nel maggio 1855 divenne padre confessore nel convento delle suore domenicane a Wörishofen e proprio  Wörishofen divenne una stazione per la cura termale.

Alla fine del 1893 Kneipp fu nominato dal papa Leone XIII “Monsignore”, un’onorificenza della Chiesa. Nell’anno successivo Kneipp andò a Roma e ottenne udienza presso il Papa. Il Papa si fece trattare da Kneipp e alla partenza di questi gli regalò una medaglia d’oro.

Che cos’è l’idroterapia e come funziona?

L’idroterapia viene associata a terapie fisiche: camminate, sport leggero, massaggi; a dieta con cibi naturali e a terapia fitoterapica.

Il “percorso Kneipp” è oggi pressoché onnipresente nei centri benessere in Italia. Il più comune consiste in un camminamento su sassi di fiume (attivazione della pompa ematica nel piede) con getti alternati di acqua calda e fredda fino all’altezza del ginocchio (riattivazione della circolazione degli arti inferiori, accelerazione del drenaggio, migliore ossigenazione tissutale), sauna, doccia scozzese, bagno turco. È importante che il percorso inizi con il corpo caldo e che finisca con un trattamento caldo. Un trattamento freddo deve essere sempre di durata inferiore a un trattamento caldo.

Rita Sberna