Suor Faustina ha visto “le cose” che l’angelo custode può fare

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Suor Faustina tra le varie visioni ha avuto anche quella dell’angelo custode vedendone la sua potenza e i suoi limiti.

Le missioni che l’angelo custode svolge per gli uomini sono cinque. Suor Faustina Kowalska ne è testimone, lei dialogava e vedeva Gesù ed ha anche visto questa realtà angelica.

Don Marcello Stanzione (sacerdote esperto di angeli e autore di numerosi libri) racconta queste cinque missioni viste da suor Faustina nel libro “Gli angeli della Divina Misericordia” (edizioni Segno).

  1. Gli angeli ci invitano a pregare per le anime del purgatorio

Suor Faustina più volte ha avuto la visione del purgatorio, una notte Gesù gli mostrò il purgatorio e le sofferenze di molte anime, la santa venne condotta in quel luogo dal suo angelo custode e venne invitata a pregare per quelle anime.

Ecco il racconto: Vidi l’angelo custode che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per sé stesse: soltanto noi le possiamo aiutare. Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano. Il mio angelo custode non mi abbandonò un solo istante. E chiese a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento. E unitamente mi risposero che il loro maggior tormento è il desiderio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le anime del purgatorio. Le anime chiamano Maria ‘Stella del Mare’. Ella reca loro refrigerio”. 

  1. Gli angeli ci chiedono di pregare per gli agonizzanti

Dai diari di suor Faustina si legge: “Una volta che ero andata nell’orto di pomeriggio l’angelo custode mi disse: ‘Prega per gli agonizzanti’. Incominciai subito il rosario per gli agonizzanti assieme alle ragazze addette all’orto. Terminato il rosario, recitammo diverse invocazioni per gli agonizzanti” (Q I, 313).

  1. L’angelo custode non sempre può consolarci

Da questo racconto di suor Faustina capiamo perché non sempre l’angelo può consolarci: “Quando una sera guardai il cielo dalla mia cella e vidi un firmamento stupendo, disseminato di stelle e la luna, ad un tratto entrò nella mia anima una inconcepibile fiamma d’amore verso il mio Creatore. Non riuscendo a sopportare la nostalgia che era aumentata nella mia anima per lui caddi con la faccia a terra umiliandomi nella polvere. Lo adorai per tutte le sue creature, e quando il mio cuore non riuscì a sopportare quello che avveniva in lui, scoppiai in un pianto dirotto. Allora il mio angelo custode mi toccò e mi disse queste parole: ‘Il Signore mi ordina di dirti che ti alzi da terra’. Lo feci immediatamente, ma la mia anima non venne consolata. La nostalgia di Dio mi prese ancora di più” (Q I, 470).

  1. L’angelo ci aiuta durante gli esercizi spirituali

19.10.1935. La sera prima di partire per gli esercizi spirituali di otto giorni santa Faustina fu presa dalla paura vedendo la sua miseria e inettitudine di fronte alla grandezza dell’opera di Dio. Gesù le disse: “Perché hai paura di compiere la mia volontà? […]” (Q I, 489). 

La mattina dopo l’angelo custode l’accompagna da Wilno a Cracovia con una tappa a Varsavia: “La mattina del giorno dopo vidi l’angelo custode, che mi tenne compagnia nel viaggio fino a Varsavia. Quando entrammo nella portineria, scomparve. […] Quando salimmo in treno a Varsavia diretti a Cracovia, vidi di nuovo accanto a me il mio angelo custode, che pregava contemplando Iddio e il mio pensiero andava indietro a lui. Quando giungemmo alla porta del convento, scomparve” (Q I, 490).

  1. L’angelo ci accompagna in Paradiso

“Una volta che pregai molto i santi gesuiti, vidi improvvisamente il mio angelo custode, che mi condusse davanti al trono di Dio. Attraversai grandi schiere di santi, vidi molti volti noti, che avevo conosciuto dalle loro immagini, vidi molti gesuiti che mi domandarono: ‘Di che Congregazione è quest’anima?’. Quando risposi, mi domandarono: ‘Chi è il tuo direttore?’. Risposi che era Padre Andrasz… Quando volevano continuare a parlare, il mio angelo custode fece segno di tacere e passai davanti al trono stesso di Dio”. 

La santa mistica vide “un bagliore grande e inaccessibile, vidi il posto a me destinato nelle vicinanze di Dio, ma come sia non lo so, poiché era coperto da una nuvola, e il mio angelo custode mi disse: ‘Qui c’è il tuo trono, per la fedeltà nell’adempiere la volontà di Dio’” (Q II, 683).

Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna