Da Transman a discepola di Gesù

Foto di Kelsey Vere da Pixabay

Sono nata in una famiglia cristiana, andavo in chiesa la domenica, pregavo prima di ogni pasto e prima di andare a letto. I miei genitori hanno divorziato quando avevo 5 anni, e mio padre alla fine si è lasciato alle spalle la fede ed allo stesso modo mia madre, fino a quando mia madre è ritornata a Dio…ma non mio padre. Mia madre si è risposata e mio padre è impegnato in un’altra relazione. Tutto questo apparentemente non mi ha influenzato, è vero però che ha cambiato il modo in cui ero abituata a vedere il matrimonio: uomo, donna e Dio.

All’età di 7 anni ho avuto la prima cotta per una ragazza in classe di danza. L’avevo anche sognata, era piuttosto intenso. Da quel momento l’omosessualità ha cominciato a farsi viva nella mia vita.

Verso la fine delle scuole elementari ho iniziato a travestirmi da ragazzo per halloween. All’inizio mi sono travestita da poliziotto o Harry Potter, ma velocemente si è trasformato in un personaggio fittizio chiamato “Steve”. Vestiva una parrucca e si divertiva tantissimo a comprare nuovi vestiti per “lui” ogni anno.
Più o meno nello stesso periodo sono diventata dipendente dai giochi on-line, in particolare di uno di quelli in cui crei un personaggio e cammini in un mondo virtuale, conoscendo i personaggi di persone reali di tutto il mondo. Avevo creato un personaggio di sesso maschile, naturalmente, e uscivo con le ragazze. Lo trovavo stupendo il fatto di essere visto e trattato come un ragazzo, e che nessuno sapesse che in realtà fossi una ragazza. Il costume di halloween ed il gioco on-line mi hanno seguito per l’intera durata delle scuole superiori.

Ho avuto dei fidanzati nella vita reale, ma solo per sentirmi normale ed avere l’attenzione di qualcuno, ma nel frattempo ho sempre avuto una ragazza nel cuore. Il problema è che non riuscivo ad uscire con una ragazza, perché mia madre diceva che fosse peccato…inoltre con lei non andavo d’accordissimo.

Nel profondo del cuore sapevo che non era giusto. Pregavo Dio di togliermi via l’attrazione, e per qualche giorno ha funzionato…ma poi ritornava.

Quando sono entrata all’università, ho cominciato ad uscire con le ragazze ed ho perso completamente l’interesse per i ragazzi. Ho avuto la mia prima fidanzata a 19 anni. Siamo state assieme alcuni mesi ma è stato terribile. Lei abusava di droga, alcol e festini. Era così bella, ma era pure estremamente ribelle, rozza e depressa. Non pensavo di meritarla, quindi quando mi ha lasciata dicendomi di avermi tradito, sono caduta in una profonda depressione e ho iniziato a cercare Dio per la prima volta. Nel frattempo stavo pensando alla possibilità che fossi un transman (cioè nata femmina ma con un’identità da maschio). Ho pensato che si potesse così spiegare la mia attrazione per le donne e l’essere vista e trattata come un ragazzo.

Ho cominciato la transizione. Avevo una relazione con un’altra donna, ma in quanto uomo a quel tempo…è stato MAGNIFICO. Avevo pensato di aver trovato finalmente chi ero e l’obbiettivo della mia vita.
Ho fatto la transizione per 1 anno e 5 mesi in modo informale, ero sotto ormoni da 9 mesi. Io e la mia ragazza stavamo pregando Dio per avere dei segni se la transizione fosse o no la Sua volontà e se noi dovessimo stare assieme. Abbiamo sempre ricevuto quelli che apparivano come dei segni, e li prendevamo sempre per incoraggiamenti, però ogni volta ci trovavamo a pregare ancora per ulteriori segnali perché non eravamo ancora convinte.

Qualcuno alla fine ci ha parlato del Vangelo in un modo chiaro e conciso che ci ha fatto realizzare che non eravamo salvate. Cinque giorni dopo ci siamo ravvedute entrambe ed abbiamo dato la nostra vita a Gesù Cristo, pur non sapendo ancora se avessimo una relazione omosessuale oppure no (dato che sia io che lei credevamo che io fossi un maschio). Due giorni dopo ho pregato Dio affinché cambiasse il mio cuore in merito al transessualismo, se fosse contro, ed il giorno successivo i miei sentimenti sono completamente cambiati.
Ho aspettato per vedere se forse si trattava semplicemente di un brutto sogno, ma al terzo giorno di attesa e nessun cambiamento, ho guardato una testimonianza su YouTube di un ex transessuale e sono scoppiata a piangere.

Mi sono ravveduta e mi sono messa dei vestiti da donna. Ho chiamato la mia fidanzata che si trovava fuori per il fine settimana e mi ha detto al telefono: “Andrà tutto bene e…lo so. Ho ricevuto la stessa rivelazione proprio prima che mi chiamassi, mentre guidavo. Ho confessato a Dio che eri una donna e che eravamo impegnate in una relazione omosessuale, e Gli ho chiesto che cosa avrei dovuto fare.”
In questo ho capito che Dio mi aveva confermato il cambiamento che aveva fatto nel mio cuore.

È trascorso quasi un anno. Io e la mia ex ragazza siamo ancora amiche e seguiamo ancora il Signore. Stiamo costruendo una sana e santa amicizia. Facciamo parte della stessa chiesa di casa con la quale andiamo nelle strade a dar da mangiare ai poveri e a predicargli L’Evangelo. Lei è una benedizione. Dio voleva davvero che noi ci incontrassimo ma il nemico era venuto a pervertire questa fantastica amicizia. Siamo state battezzate insieme e non poco tempo dopo abbiamo scoperto di essere state liberate dall’omosessualità completamente. Non siamo più state attratte dalle donne. La depressione mi ha lasciata, sono stata liberata dalla dipendenza da alcol e pornografia, e adesso sono in pace con chi sono e sto crescendo ogni giorno di più nell’identità che Dio mi ha dato.

Jessie (Canada)