Un frate che non credeva a Padre Pio

Padre Derobert, all’epoca seminarista pensava che Padre Pio fosse un truffatore e invece …

Padre Pio era un confessore speciale, tra i vari doni che il Signore gli aveva dato possedeva il discernimento degli spiriti e la chiaroveggenza.

Padre Derobert, all’epoca dei fatti era un seminarista a Roma, nel 1955 decise di andare a San Giovanni Rotondo, considerando le accuse che Padre Pio in quel periodo dovette subire, il seminarista credeva di avere a che fare con un mistificatore.

Decide di confessarsi con Padre Pio, era un giovane che si sentiva sicuro di se ma improvvisamente davanti al frate stigmatizzato rimase muto e incapace di ricordare i peccati che doveva confessare. Padre Pio lo lascia per un attimo prendere fiato poi lo mette sulla strada giusta con alcune precisazioni che non potevano che venire da un discernimento divino.

Padre Pio aveva sottolineato alcune colpe che il seminarista aveva compiuto più per negligenza che per altro: “Con le lacrime agli occhi, egli mi ha mostrato la gravità di talune azioni… gravità alla quale, a dire il vero, io non avevo mai pensato. Ma in quel momento, nel sentirle spiegate dalla bocca di Padre Pio, esse prendevano per me la loro vera dimensioni. “Questo, questo è grave… è grave!” e si metteva a piangere ed a soffrire. Ero in grossa difficoltà, tanto più che tutto quello che egli mi diceva era vero. Egli mi ha anche dato dei dettagli esatti che io avevo totalmente dimenticati io stesso. Talvolta, si agisce per riflesso, senza neanche avere il sentimento di una colpevolezza qualunque”. 

Dopo aver ricevuto l’assoluzione Padre Pio gli chiede se credeva al suo angelo custode ; già negli anni 50 l’angelo custode sembrava essere passato di moda.

Alla domanda di padre Pio il seminarista anziché mettersi a ridere gli risponde che lui non ha mai visto l’angelo custode. Padre Pio gli risponde: Guarda bene: egli è là, ed è bellissimo !”

Padre Derobert racconta: “Io non vidi niente, sicuramente, ma il Padre, aveva nello sguardo l’espressione di qualcuno che vede qualcosa. Egli non guardava nel vuoto. “Il tuo Angelo custode, è là e ti protegge! Pregalo bene…”. I suoi occhi erano luminosi: essi riflettevano la luce del mio Angelo”.

Da quel momento padre Derobert non scherzò più sugli angeli anzi da quando è divenuto sacerdote ha scritto diversi libri sulla devozione agli spiriti celesti.