“Vita Nova”, quando la vita dona un’opportunità di rinascita
Arturo Mariani è un ragazzo romano nato senza una gamba, con la passione per il calcio e milita nella Nazionale Italiana Calcio Amputati con cui ha giocato i Mondiali in Messico nel 2014.
Qualche anno fa, lo abbiamo conosciuto ed intervistato in occasione dell’uscita del suo primo libro Nato così, un’autobiografia, in cui Arturo apre il suo cuore al lettore, raccontando la sua vita ma soprattutto il coraggio, la forza e la tenacia che lo hanno portato ad affrontare questa sua “caratteristica” fisica sempre con il sorriso sulle labbra e la voglia di vivere, andando avanti e testimoniando agli altri la bellezza della vita.
Arturo Mariani è stato ospite di molte trasmissioni televisive Rai e Mediaset, e ha portato la sua esperienza anche nelle carceri, nelle scuole, ecc.
Lo ritroviamo con l’uscita del suo secondo libro Vita Nova, in cui l’autore ha raggruppato 13 interviste e storie di personaggi famosi che ha incontrato in giro per l’Italia. Le testimonianze evidenziano un cambiamento di vita dei protagonisti, che attraverso la sofferenza e momenti bui, nei loro trascorsi, hanno ritrovato la forza per andare avanti ma soprattutto una “Vita Nova”.
I protagonisti del libro hanno delle storie molto forti; tra di essi troviamo:
Nino Benvenuti che racconta la fine della sua gloriosa carriera pugilistica; Alex Zanardi parla dell’incidente, in cui perse entrambe le gambe; Massimiliano Sechi, nato senza braccia e gambe; Marco Morandi, che affronta il tema comune a molti figli d’arte; Stefano Starvaggi, calciatore nazionale amputati, che racconta l’inizio della lotta contro il tumore; Angelo Licheri: ricorda il tentativo di salvare il piccolo Alfredino nel pozzo di Vermicino; Luca Parmitano: racconta l’emozione di aver ricevuto la notizia di aver vinto il concorso per diventare astronauta; Renato Vallanzasca, famoso ergastolano condivide la sua prima esperienza carceraria; Francesca Catricalà, regista e sceneggiatrice: nata con la sindrome di Rockytransky; vi è poi raccontata anche la famosa storia ormai su tutte le cronache internazionali di Gloria Polo, che il 5 maggio 1995, venne colpita da un fulmine e per alcuni minuti rimase senza vita; Francesco Acerbi, calciatore di serie A: parla della lotta con il tumore; Mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, ricorda il terremoto di Amatrice; ed infine Maria Falcone, ricorda l’omicidio del fratello Giovanni Falcone.