L’anno 2023 si festeggia a Lisieux il giubileo di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo (dall’8 gennaio 2023 al 7 gennaio 2024). Quest’anno si celebrano anche il 150-esimo anniversario della sua nascita (1873) e il 100-esimo anniversario della sua beatificazione (1923).
Inoltre, l’Unesco omaggia (per il biennio 2022-2023) Santa Teresa di Lisieux come “Donna di cultura, di educazione e di pace” sottolineando il suo dono per la scrittura con “Storia di un’anima” ma anche per le sue varie poesie e composizioni teatrali. Ogni due anni l’Unesco premia due personalità storiche che, grazie alla loro testimonianza di vita, sono ancora oggi fonte di ispirazione per molti in diversi ambiti (come ad esempio la Pace, l’Educazione…). La candidatura della giovane carmelitana fu proposta dalla Francia e appoggiata da diverse nazioni. Non stupisce se pensiamo che Santa Teresa è mondialmente conosciuta e amata.
Amare era la sua vocazione e così auguro a tutti noi. Vi invito a tal proposito a leggere alcuni estratti della poesia “Vivere d’Amore” di Santa Teresa (molto bello anche il canto da essa ispirato):
«Nella sera d’amore Gesù, fuor di parabole, disse: Chi vuole amarmi osservi la mia parola fedelmente, ed io e il Padre mio verremo a visitarlo: prenderemo dimora nel suo cuore, ne faremo la nostra reggia, il nostro vivente soggiorno, perché vogliamo ch’egli resti nel nostro amore.
Vivere d’amore è custodirti, Verbo increato! Parola del mio Dio! Io t’amo, e tu lo sai, divino Gesù! Lo Spirito d’amore m’incendia col suo fuoco. Amando Te attiro il Padre, che il mio debole cuore conserva, senza scampo. O Trinità! Sei prigioniera del mio amore.
Vivere d’amore è vivere della tua vita, Re glorioso, delizia degli eletti! Tu vivi per me nascosto in un’ostia… Ed io voglio nascondermi per te, Gesù mio! Occorre solitudine agli amanti, un cuore a cuore che duri notte e giorno: il solo tuo sguardo mi fa beata: io vivo d’amore!
Viver d’amore non è già piantar sulla terra, sulla vetta del Tabor, la propria tenda: ma salire con Gesù sul Calvario, ed ambire il tesoro della Croce! Vivrò in cielo esultante quando ogni prova sarà per sempre trascorsa. Ma quaggiù voglio viver d’amore nella sofferenza.
Vivere d’amore, quaggiù, è un darsi smisurato, senza chieder salario; senza far conti io mi dò, sicura come sono che quando s’ama non si fanno calcoli. Io ho dato tutto al Cuore divino che trabocca di tenerezza! e corro leggermente… Non ho più nulla, e la mia sola ricchezza è vivere d’amore.
Vivere d’amore è sbandire ogni tema, ogni ricordo dei passati errori. Non vedo nemmeno l’impronta d’uno dei peccati, ciascuno è svanito nel fuoco divino. Fiamma sacra, dolcissima fornace, del tuo focolare io fo la mia stanza. E qui a mio piacere canto, Gesù, e vivo d’amore!