Antonietta Conenna: “Padre Pio mi ha guarita dal cancro”
Antonietta, è una signora di appena 60 anni, vive a Maschito, è sposata ed è molto devota del Santo di Pietralcina, Padre Pio, il quale per grazia di Dio l’ha miracolata a seguito di una malattia molto incisiva.
La forza della fede e l’intercessione del Santo di Pietralcina sono stati una grande forza per andare avanti nell’amore e nella speranza di una vita migliore vissuta in Cristo Gesù.
Nel 1964 sua madre e sua sorella si recarono a San Giovanni Rotondo ad incontrare Padre Pio. Da quell’incontro non ebbero una buona impressione di Lui, perchè?
Mia madre e mia sorella si recarono a San Giovanni Rotondo in compagnia di una ex-suora, che non credeva alle stimmate di Padre Pio. Non appena l’ex-suora si avvicinò a Lui, Padre Pio la scacciò dicendole in modo burbero:”vai via!”. Allora mia madre, visto l’atteggiamento di Padre Pio si convinse che Lui non rappresentava Gesù in quanto Gesù accoglie chiunque e così, da quanto aveva raccontato mia madre in famiglia, anche noi ci convincemmo della stessa cosa.
Nel 1989, a sua madre le venne diagnostica una ciste all’ovaia maligna. E’ da allora che lei cominciò a rivolgersi a Padre Pio?
Si. Considerato che nel 1989 tre centri erano rinomati per curare i tumori: Milano, Napoli e S.G. Rotondo, per comodità di distanza dal mio paese, in famiglia decidemmo di ricoverare mia madre presso l’Ospedale “casa Sollievo della Sofferenza” di S.G. Rotondo.
In ospedale passavano ogni giorno nel reparto i monaci a recitare il Santo Rosario e chiedevano, durante la preghiera, l’intercessione di Padre Pio per la guarigione degli ammalati.
Allora io incominciai a visitare la tomba di Padre Pio tutti i giorni prima di andare a fare visita a mia madre durante la degenza in ospedale e chiedevo la Sua intercessione per la guarigione di mia madre.
Più volte ha sognato il Santo di Pietralcina. Ci racconti.
Una notte, nel 1989, dopo l’intervento chirurgico di mia madre, sognai Padre Pio e mi disse:”tua madre non ha più bisogno di Tac, Risonanza e Marker, lei è guarita!”. Infatti mia madre è vissuta per 15 anni sino al 25 marzo 2004 (morì all’età di 80 anni) purtroppo di tumore e soffrì molto per ben tre anni, ma gli altri 12 li visse come se niente fosse successo.
Dopo qualche anno, quando mia madre era ancora in salute, sognai di nuovo Padre Pio sul pianerottolo di casa dei miei genitori e, sbarrandomi il passo con il piede sinistro, mi disse:”dove vai?” ed io :”a fare una passeggiata”, ed ancora Lui:”sempre in giro vai!, tu devi stare qui e ricordati sempre il V comandamento:”Onora il padre e la madre!”, ed io:”perchè forse non li curo o non li onoro?”, li curassero gli altri figli i genitori come li ho curati io!” e Lui:”chi ti dice niente! ma ricordati sempre il V comandamento:Onora il padre e la madre”.
Lì per lì non capii il significato di quelle parole, ma quando si ammalarono, prima mia madre di tumore, nel gennaio 2000, e poi mio padre d’alzaimer nel 2003, (deceduto il 25 aprile 2007, all’età di 91 anni) capii il significato di quelle parole, perchè mio fratello e le mie sorelle vivono lontano da Maschito e, pur venendo spesso a curare i miei genitori quanto potevano, fui soprattutto io a curarli.
Nel mese di maggio 1999, ero a casa di mia sorella maggiore e riposavo nel letto di mia nipote, e sognai Padre Pio che rideva a crepapelle. Quando mi alzai raccontai il sogno a mia madre, subito non riuscii a capire il significato, ma lo capii nel settembre 2001 quando mi fidanzai con mio marito e prenotai il tutto a S.G. Rotondo per il mio matrimonio che è stato celebrato il 22.10.2001 nella chiesa Antica della Madonna delle Grazie.
Come mai scelse quel luogo per le sue nozze?
Perchè feci un voto a Padre Pio quando si ammalò mia madre nel 1989 e Gli promisi che se mi fossi sposata sarei andata a sposarmi a S.G. Rotondo, in ringraziamento per la Sua intercessione.
Nell’anno 2008 le venne diagnosticato un sarcoma maligno alla mammella destra. Di cosa si tratta esattamente e quale fu la sua prima reazione?
E’ un tumore maligno che mette subito metastasi in tutto il corpo. In un primo momento pensai subito a mia madre, alla sua sofferenza, e che, probabilmente, avrei sofferto anch’io come lei. Non caddi in depressione, mi feci coraggio, anche per non dare dispiacere a mio marito e in famiglia. Poi mi rivolsi a Gesù, e gli dissi:”se è questo che vuoi da me, offro la mia sofferenza per la conversione dei peccatori”.
L’11 agosto del 2008 insieme ai suoi familiari si reca nuovamente a S.G. Rotondo. Dentro la Chiesa avvenne qualcosa di strano, cosa esattamente?
Eravamo in fila per scendere nella cripta a visitare la salma di Padre Pio, che avevano esposta al pubblico da qualche mese, e mi trovai ferma davanti al confessionale dove si trovava la statua di cera di Padre Pio. Lo guardai ed in mente mia, fra le lacrime gli dissi:”Che cosa vuoi da me, non ti basta la sofferenza di mia madre, ora anche da me vuoi la stessa cosa?” In quel momento sentii una mano, come d’acciaio che si è infilata nella mammella destra e subito è uscita fuori, un dolore fortissimo e la carne che si staccava dalle costole.