Beata Carolina Kozka, vergine e martire ,nacque il 2 agosto 1898 in Polonia , in una famiglia contadina povera. Fu catechista per i fratelli e per i ragazzi delle case vicine e si dedicò anche all’assistenza di anziani e ammalati. Nel maggio 1914 ricevette la cresima e sei mesi dopo, il 18 novembre 1914, durante la prima guerra mondiale, che sul fronte orientale vedeva la Russia invadere la Prussia e la Polonia con fasi alterne, Carolina venne aggredita da un soldato russo e trascinata nella foresta di Wal-Ruda con la forza. La giovane si oppose alla violenza sessuale e per questo fu uccisa: aveva 16 anni. Il suo corpo fu ritrovato solo sedici giorni dopo, il 4 dicembre e sepolto nel cimitero della parrocchia. Il suo martirio suscitò molto scalpore fra gli abitanti di tutta la regione e il 18 giugno 1916, vicino alla chiesa di Zabawa, fu benedetto un monumento a suo ricordo. Nel luogo del delitto nel bosco, fu collocata invece una croce. È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 10 giugno 1987 a Tarnów in Polonia.
“Beati i puri di cuore perchè vedranno Dio” è questa la frase sorta nel mio cuore appena ho letto la vita di questa beata che è entrata dentro di me e mi ha fatto comprendere l’importanza della purezza come “lente” per incontrare lo sguardo di Dio . La purezza è una virtù molte volte dimenticata , soprattutto dalle nuove generazioni poiché ritenuta per bigotti e fissati , ma non è così. Questa virtù , testimoniata con il sangue dalla Beata Carolina , permette l’incontro con Dio , permette di fissarlo negli occhi per contemplarlo ed amarlo . Donarsi tutti al Signore anima e corpo è come il chicco di grano che caduto in terra produce frutto . Questo non significa chiudersi in una nicchia per vivere come statue o in un eremo per conservarci intatti , ma bensì attingere dalla preghiera per portare il profumo della purezza , tanto dimenticato , nel mondo , tra i nostri coetanei per essere trasparenza di Cristo ,altrimenti oserei dire che la nostra purezza “puzzerebbe di umido ” e allontanerebbe piuttosto che avvicinare a Dio . Il nostro Dio è bellezza e in quanto tale bisogna necessariamente portarlo e testimoniarlo in questo mondo attratto da bellezze vane e portatrici di peccato . Durante la Santa Messa riflettevo che la purezza di Dio è racchiusa persino nell’Ostia Santa , pura e bianca come il vero amore che si dona con gratuità senza macchiare , ma abbellendo l’altro .Ma come può la purezza farci vedere Dio? Essere puri vuol dire soprattutto non avere filtri nel vedere e nel contemplare Dio . Spesso modifichiamo Dio a seconda delle nostre comodità e necessità , la persona pura non ha necessità umane , ma la sua unica necessità è l’essenza di Dio Trinità.”Il nostro corpo è destinato alla gloria dell’anima” così canta Stefania Famà in una sua meravigliosa canzone … quando spesso i miei compagni mi chiedono perché io ho scelto la via della purezza fisica e spirituale e se vivere in tal modo mi costa sacrificio io rispondo :”Non faccio niente di straordinario , riconsegno il mio corpo nelle mani del Creatore che ha tutti i diritti d’Autore “. Vivere nella purezza è vivere nella verità ,è scoprire sempre di più l’immagine del Creatore impressa nella nostra anima , è ricercare Dio nella propria vita per incontrare le sue orme sulla spiaggia della nostra storia . La purezza che oggi il Signore ci chiede , oltre alla purezza fisica , è quella spirituale , del cuore . In cosa consiste ? Nel vedere Dio così come Egli è , senza filtri umani , contemplare la sua bellezza prima di tutte le altre bellezze ,vedere l’altro con lo stesso sguardo puro e sincero di Dio : lo sguardo dell’Amore . Ci aiuti la Beata Carolina a testimoniare nel mondo di oggi che la purezza è Amore .
Francesco Pio Petrachi In alto :Beata Carolina Kozka
Per entrare meglio nel mistero : ascoltate questa meravigliosa canzone sulla purezza https://youtu.be/is-0hG8pjnk