Sant’Antonio nacque a Lisbona nel 1195 .Con l’età cresceva pure nell’umiltà, unita al disprezzo per le glorie mondane; virtù che, unitamente alla fama di taumaturgo, lo distingueranno sempre.Sentendosi portato alla solitudine, il Santo pensò presto di ritirarsi in un convento e scelse i Canonici Regolari di S. Agostino. Il Santo desiderava di ricevere il martirio, se così fosse piaciuto al Signore; e a questo scopo, abbandonato il convento di S. Croce, si ritirò tra i Frati Minori ai quali erano permesse le Missioni. Ma a causa di una malattia non partì e con la sua predicazione produsse frutti della grazia divina che furono copiosissimi: riconciliò nemici, ridusse i dissoluti a vita migliore, persuase gli usurai alla restituzione. La sua parola era come un dardo che trapassava i cuori e li infiammava d’amore alla virtù. Morì ad Arcella, presso Padova, il 13 giugno del 1231 a 36 anni di età.
Carissimi fratelli in Cristo , nel nostro cammino quaresimale incontriamo oggi questo meraviglioso santo , pregato con grande fede in Italia e nel mondo .Nella sua vita la Volontà di Dio ha trionfato in tutto e per tutto producendo frutti spirituali meravigliosi che ancora oggi noi possiamo contemplare a da cui attingere per la nostra fede .Antonio desiderava partire in missione , ma a causa di una malattia non partì. Da questo deduciamo che le missioni , non sono esclusivamente nelle terre dove Dio non si conosce , ma dove Dio ci ha posto , nella nostra famiglia , nella nostra comunità , a scuola , nei nostri posti di lavoro .
Perché come proclama un canto :” Dove tu mi vuoi io andrò, questa vita io voglio donarla a te, per dar gloria al tuo nome mio Re”. Anche nella nostra cara Europa , nella nostra Italia , nei luoghi dove ci troviamo , sono presenti tanti cuori , tante “piccole terre” dove Dio è sconosciuto e dimenticato e noi siamo quei canali attraverso i quali la Parola di Dio deve scorrere ed arrivare dove non è ancora arrivata per portare pace , amore e felicità. Il mondo odierno è troppo povero di Dio poiché ha dimenticato “l’Essenziale invisibile agli occhi ” e necessita di cristiani tenaci come Antonio che sappiano gridare con forza la Verità del Vangelo senza vergogna o paura. Per troppo tempo abbiamo taciuto per paura di andare controcorrente , di essere giudicati e esclusi .
Ora , però è giunto il momento per noi cristiani di testimoniare la S.S Trinità , la Nuova Notizia di Cristo attraverso l’azione dello Spirito Santo : abbiamo bisogno di rivivere nuovamente nella preghiera l’esperienza del cenacolo :”ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.”Quelle nuove lingue che oggi dobbiamo parlare sono le lingue del non giudizio e dell’Amore verso coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio ai quali dobbiamo rivelare che solo nel nome di Gesù c’è salvezza. Queste lingue le dobbiamo parlare in ogni atto che compiano non necessariamente attraverso megafoni e striscioni , consapevoli che quella parola non è nostra , ma del Cristo .Certamente Sant’Antonio di Padova ci sosterrà in questa missione.
Francesco Pio Petrachi
Per entrare meglio nel mistero : vi invito ad ascoltare questa meravigliosa canzone:https://youtu.be/JXChshXkPO4