Bartolo Longo nacque in provincia di Brindisi, ma si trasferì a Napoli per studiarvi Giurisprudenza. Messo in crisi nella fede dalle idee atee e materialistiche, si lasciò coinvolgere nelle pratiche dello spiritismo. Aiutato da un gruppo di santi amici e da saggi consiglieri spirituali, riprese ad accostarsi ai Sacramenti. Inviato dalla contessa Marianna Farnararo vedova De Fusco , si diede alla diffusione della preghiera del Santo Rosario tra i contadini . Convinto che «chi propaga il Rosario è salvo», costruì non solo una chiesa più grande di quella preesistente, ma un vero e proprio Santuario, con opere caritative annesse. Fino all’ultimo scrisse, pregò, lavorò instancabile per la Madonna, la sua dolce Regina e Signora. Morì a Pompei il 5 ottobre 1926.
Carissimi fratelli in Cristo , nel mese dedicato alla nostra Madre Maria , incontriamo il Beato Bartolo Longo , il grande apostolo della Vergine che nella sua umiltà e quotidianità ha saputo diffondere nei piccoli e tra la gente semplice l’Amore di Maria attraverso la recita del S.Rosario. Il S.Rosario è la preghiera che maggiormente preferisco , poiché trovo personalmente il contatto con Maria e per mezzo del Suo Cuore Immacolato con il Mio Dio e Signore . Meditare come Dio sia entrato nella vita di Maria e nella storia dell’umanità dai misteri gaudiosi ai misteri gloriosi è una strada dove sempre e comunque si incontra Dio , si parla con il Creatore e si comprende la Sua Volontà. Il Rosario non è una preghiera da bigotti o da persone anziane, ma bensì da persone che cercano Dio con tutto il loro cuore , che lo bramano , che lo amano e che desiderano vivere il cielo sin da questa terra . Tale preghiera è sia guardare al cielo e riconoscere in esso la nostra patria, ma anche camminare per questa terra ed essere rinfrancati nella propria quotidianità dallo sguardo misericordioso di Dio . Mettere al centro della vita personale e comunitaria la recita del S.Rosario, accompagnato dalla partecipazione alla Santa Messa è far entrare Dio nella propria vita , farla lavorare dall’azione della Sua Parola come fa un bambino nelle braccia di sua madre , proprio come afferma Giovanni Paolo I quando dice :”Il Rosario, preghiera semplice e facile, a sua volta, mi aiuta a essere fanciullo; e non me ne vergogno punto.”Anche nella vita comunitaria e familiare il Rosario è la preghiera dell’unità e questo lo sperimento ogni mercoledì quando vivo l’incontro settimanale con il cenacolo che per Volontà di Dio guido da tre anni . Siamo tutti riuniti intorno alla Madre per ascoltare la Sua Voce che ci chiama e ci incoraggia ad andare incontro a Dio , a scoprirlo e come nel cenacolo il giorno di Pentecoste anche noi pregando la Santa Vergine sperimentiamo la discesa dello Spirito Santo che ci illumina il cuore e la mente per entrare meglio nel mistero di Dio . La mia serenità è dovuta sia alla Santa Messa quotidiana , ma anche e soprattutto alla recita quotidiana del S.Rosario che Maria ci consiglia sia a Fatima che a Medjugorie. Infatti , cosa ti permette di essere più tranquillo , se non lo sguardo della Madre che ti riscalda , abbraccia ed ama. Spesso quando tra i miei compagni faccio la mia testimonianza sul S.Rosario le domande più frequenti sono :” Scusa , ma non ti annoi a dire sempre le stesse cose ? Tieni tempo da perdere .” Come si fa ad annoiarsi quando senti dentro al tuo cuore che lo sguardo della Madre penetra la tua anima e la guarisce ? Tale incontro , tale amore lo dobbiamo portare nel mondo come ha fatto il Beato Bartolo Longo , nella nostra quotidianità , come viva testimonianza che il Rosario è la preghiera non dei bigotti , ma degli amati ……
Francesco Pio Petrachi
P.S : un pensiero affinché la piccola Maria, figlia di Rita possa sperimentare l’abbraccio della Vergine attraverso questa preghiera meravigliosa
Per entrare meglio nel mistero
In alto : Il Beato Bartolo Longo