Benedetto XVI: L’umile operaio nella vigna del Signore

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Mi conforta sapere che Dio si adopera di mezzi insufficienti per compiere il Suo progetto nel mondo

Sono solo un umile operaio nella vigna del Signore

Quanta umiltà e povertà spirituale in queste parole, e quanta voglia di far capire al mondo, che anche il Papa è un uomo semplice, come tutto gli uomini del mondo.

Quanto senso del dovere e quanto sentimento d’amore e di profonda povertà spirituale in un Papa che poi nel corso degli anni si è rivelato profetico, alla luce delle Sue dimissioni.

Lui si definì soltanto un umile operaio nella vigna del Signore, eppure era stato appena eletto Papa, il Capo terreno e spirituale di un miliardo e mezzo di fedeli disseminati nel mondo.

Questo discorso fece storia, un Papa che si dichiarava un umile operaio nella vigna del Signore.

Un uomo a contatto con la terra e con le realtà angeliche del cielo, poiché solo così si sarebbe potuto rivelare Dio agli uomini.

Queste discorsi d’inizio Pontificato, ci rivela tutta l’umanità straordinaria di un uomo profondamente umile, tanto e buono che fu scelto da Gesù e dai Signori cardinali per guidare la Chiesa cattolica Universale.

Il Papa gia nel Suo nome volle far capire a tutti che benediceva il mondo.

Un mondo che andava Benedetto immediatamente, senza alcuna attesa ne perdita di tempo.

Ma al nuovo Papa non bastava, voleva anche far sentire a tutti gli esseri umani, che il Dio nel quale tutti crediamo e preghiamo è un Dio che ci chiama per nome e che voleva, e che voleva benedire attraverso le mani del Papa, un mondo che aveva una sete profonda di grande misericordia.

Il Papa volle chiarire col mondo una questione fondamentale, dobbiamo ritenerci tutti umili, semplici operai, ognuno con la sua missione in quella vigna che il Signore ha creato densa di talenti, e piena di lavoro per tutti coloro che nell’oggi e nel domani, si sarebbero spesi con grande gioia e con grande passione per la causa di Gesù Cristo.

Il prefetto per la Dottrina della fede era diventato Papa, un uomo coltissimo, con una padronanza di linguaggio quasi unica al mondo, eppure si chinò con umiltà al cospetto del Suo popolo, un popolo che Dio gli aveva affidato con amore, e che sempre con amore, Lui avrebbe dovuto guidare con santità di Padre, e con mano ferma proprio sull’insegnamento di Sant’Agostino Vescovo d’Hippona.

Andrea