La Conferenza episcopale degli Usa aveva scritto una lettera a Biden, la quale conteneva un appello contro l’aborto. Tale lettera sarebbe stata fermata da Roma.
E’ stata censurata una lettera contenente un appello antiabortista da parte dei vescovi americani, che volevano rivolgere al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Il Vaticano avrebbe bloccato tale lettera, in cui i vescovi americani chiedono a Biden di non “restare in silenzio” davanti al grande dramma dell’aborto che ogni anno uccide milioni di innocenti.
A riferire pubblicamente il fatto è il “Washington Times” che spiega che la missiva sarebbe stata silenziata dalla Santa Sede. La lettera in questione era già stata pubblicata dalla diocesi di Tucson poco prima della cerimonia di insediamento da parte di Joe Biden anche se era stata subito rimossa.
Il portale d’informazione cattolico “The Pillar” riferisce da fonti sicure che la lettera sarebbe stata stralciata dopo l’intervento della Segreteria di Stato Vaticana.
Proprio la lettera ha causato una frattura all’interno della Conferenza Episcopale Statunitense, in particolare due cardinali non erano d’accordo alla pubblicazione: Joseph Tobin, e Blase Cupich.
José Gomez, arcivescovo e Presidente della Conferenza Episcopale Usa, ha elogiato Biden per «la sua pietà e storia personale, la sua toccante testimonianza di come la sua fede gli sia stata di conforto in tempi di oscurità e tragedia, e il suo impegno di lungo corso alla priorità del Vangelo per i poveri» fino ad essere «fonte di speranza e ispirazione».
Ma ha detto anche che i pastori e i vescovi «hanno il dovere di proclamare il Vangelo in tutta la sua verità e potenza, (…) anche quando i suoi insegnamenti suonano inconvenienti, e le sue verità contrarie alla direzione della società e della cultura nel suo complesso».
Aggiunge Gomez «Devo dunque evidenziare che il nuovo presidente si è impegnato a perseguire alcune politiche che farebbero avanzare mali morali e potrebbero minacciare la vita e la dignità umana, specie per quanto riguarda l’aborto, la contraccezione, il matrimonio e le teorie di genere».
“La Chiesa sa che questo Vangelo della vita, consegnatole dal suo Signore, ha un’eco profonda e persuasiva nel cuore di ogni persona, credente e anche non credente, perché esso, mentre ne supera infinitamente le attese, vi corrisponde in modo sorprendente. Pur tra difficoltà e incertezze, ogni uomo sinceramente aperto alla verità e al bene, con la luce della ragione e non senza il segreto influsso della grazia, può arrivare a riconoscere nella legge naturale scritta nel cuore (cf. Rm 2, 14-15) il valore sacro della vita umana dal primo inizio fino al suo termine, e ad affermare il diritto di ogni essere umano a vedere sommamente rispettato questo suo bene primario. Sul riconoscimento di tale diritto si fonda l’umana convivenza e la stessa comunità politica.“ Giovanni Paolo II
Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna