Brescia: “È come se mia figlia mi fosse stata strappata via una seconda volta”

Natale si avvicina…tuttavia a Brescia il tempo si è fermato e niente è come prima per molti genitori.

Domenica scorsa una delegazione di genitori si è recata al cimitero di Vantiniano per depositare un abete natalizio nell’area dove erano sepolti i loro figli non nati ma la Digos era là ad aspettarli con un nastro rosso e bianco per recintare il terreno.

Ricordiamo che 2500 tombe di bambini mai nati, seppelliti nel cimitero, sono stati esumati a settembre all’insaputa dei genitori per ordine dell’amministrazione comunale.

Le mamme e i papà volevano soltanto mettere un simbolo per i loro bambini e sono rimasti sul posto fino a potere finalmente posizionare l’albero.

Oggi molte di queste famiglie sono segnate dalla sofferenza per la perdita dei loro figli, il dolore si fa ancora più straziante se pensiamo con quanta disumanità i loro amati “angioletti” sono stati portati via loro.

Miriana Poletti, una giovane mamma bresciana ha gentilmente accettato di darci la sua testimonianza.

Miriana potresti parlarci di tua figlia e di quello che è accaduto al cimitero di Vantiniano?

Ho perso la mia prima bambina al quarto mese di gravidanza ed è stata sepolta al Cimitero Vantiniano di Brescia dove io e mio marito avevamo deciso di mettere una  piccola tomba in marmo.

Volevamo avere un qualcosa che ci ricordasse per sempre il suo passaggio nelle nostre vite. Avevamo anche scelto di mettere sopra la scritta del suo nome,  un angelo con un libro aperto fra le mani,  un po’ come se le  stesse leggendo una dolce fiaba mentre lei riposava sotto il suo sguardo.

A fine settembre mi sono recata al cimitero per una visita, ho attraversato il solito vialetto ma non riuscivo ad intravedere da lontano la distesa di piccole tombe, piene di giocattoli e girandole colorate che di solito a quel punto si intravedeva, come un inaspettato  mare di colori dopo una distesa di marmi grigi.

Improvvisamente il mio cuore perde dei battiti perché  davanti a me, dove prima c’erano tutte le tombe dei bimbi mai nati, c’era solo un’ enorme distesa di terra…ero in lacrime.

Ho cercato allora di vedere se c’era un cartello, mi sono guardata intorno e  dopo tanto girare ho notato che su un tronco era appeso un avviso datato maggio 2021 in cui si avvisava che nel corso dell’anno 2021 si sarebbero svolte delle operazioni  di esumazione (senza una data specifica).

Ero stata lì prima dell’estate e quel cartello proprio non l’avevo visto.

Volevo parlare con qualcuno  e confrontarmi, ho scorto un operatore, gli ho chiesto informazioni, gli ho detto che non ero al corrente di tutto questo e che avrebbero potuto contattare i genitori in un altro modo, ma lui mi ha risposto che il cartello era appeso, indicandomi il tronco dell’albero.

Ho poi pensato al fatto che durante l’estate ero stata  fuori città, ho pensato alle tante mamme che per vari motivi non venivano spesso al cimitero, ho pensato a chi non abitava più qui, e mi sono domandata com’era possibile fare un’azione simile senza il consenso espresso dei famigliari,  in così pochi mesi.

Ho pensato ai mille modi in cui si può comunicare al giorno d’oggi, via posta, email, telefono e per un’informazione così delicata si era scelto un foglio A4 da appendere al tronco di un albero.

Ogni giorno ripenso  alla tombina in marmo che avevamo scelto, al perché l’avevamo scelta e mi chiedo con che diritto l’abbiano manomessa senza esplicito consenso.

Perché è successo? Ad oggi che difficoltà e risposte avete avuto da parte delle autorità competenti?

Conoscere il motivo per cui è successo un fatto tanto grave è una “battaglia “ che io e altre mamme e papà conosciuti in occasione di questa triste esperienza comune stiamo portando avanti.

E’ stato tenuto un Consiglio Comunale il 29 novembre durante il quale l’opposizione ha chiesto spiegazioni all’Assessore di questa operazione  ma quest’ultimo ha speso poche parole in merito mascherandosi dietro ad un regolamento cimiteriale del ‘90, che in realtà sembra  sia stato superato dalla Carta regionale.

Alle nostre richieste di spiegazioni agli uffici cimiteriali  sul perché non è stato scelto di mettere degli avvisi su ogni tombina e sul perché non è stato scelto il periodo della Commemorazione dei Morti per mettere avvisi più visibili, è stato risposto che sarebbero costati troppo 2.500 sigilli e aspettare novembre per gli avvisi non si poteva fare per questioni di tempistiche, non motivando ulteriormente le loro scelte.

Dove sono i resti dei vostri bambini?

Non sappiamo con certezza dove siano i resti dei bambini . A tutti i genitori è stato detto che non ne sono rimasti,  indipendentemente dall’epoca gestazionale in cui erano stati partoriti.

La mia bimba l’ho persa al quarto mese di gravidanza, solo dopo avere insistentemente cercato la responsabile di queste operazioni, ho potuto ritirare almeno la targhetta con il nome e l’angioletto che era appeso alla tombina.

Nel gruppo che si è formato di mamme e papà che hanno vissuto la mia stessa terribile esperienza sono emersi però casi di bambini, nati quasi a termine, dei quali è stato detto non  sia rimasto più nulla e trovano veramente difficile credere che sia vero. Il loro dubbio è poi stato alimentato dal fatto che diverse settimane fa sul campo di terra dove c’erano le tombine alcune mamme hanno  trovato resti di ossa molto piccole e mollette per il cordone ombelicale.

Tutto questo fa pensare che sono stati utilizzati piccoli escavatori per liberare l’area e che, contrariamente a quanto ci è stato detto dall’Assessore, le operazioni non sono state fatte nei dovuti modi e nei tempi corretti, altrimenti non si spiegherebbero i ritrovamenti di ossa, di mollette, di targhette sparse nel terreno e il fatto che di nessun bambino sono stati trovati resti.

Che vorresti dire ai nostri lettori?

Vorrei far conoscere quello che è successo e far in modo che una cosa simile non succeda più in nessun Comune e che nessuna famiglia debba affrontare mai più un dolore simile.

Per me è come se mia figlia mi fosse stata strappata via una seconda  volta e questa vicenda ha riaperto una ferita mai cicatrizzata fino in fondo.

Vorrei che chi ha dato l’approvazione a queste operazioni ci dicesse una volta per tutte in nome di che cosa ci è stata provocata una tale sofferenza e perchè in poco tempo 2.500 tombine sono dovute sparire, un’operazione così massiccia e veloce deve avere alla base una precisa motivazione.