Oggi è il #giorno che non doveva mai arrivare. Il #maledetto giorno in cui i medici staccheranno la #spina a #Charlie, un piccolo e grande guerriero che ha combattuto subito, dopo 8 settimane dalla sua nascita.
Questa notte è stata l’ultima (per i genitori) trascorsa in compagnia del loro fagottino.
Ecco cosa hanno riportato su facebook la mamma e il papà di Charlie: «Non ci hanno permesso di scegliere se far vivere nostro figlio e non ci hanno permesso di scegliere dove o quando morirà».
Non gli hanno nemmeno permesso di farlo morire a casa. Hanno deciso tutto gli altri. Ma gli altri chi? La Corte Europea, le leggi di una nazione a favore dell’ideologia mortifera e non vitale.
I genitori avevano trovato il sostegno economico per poter permettere a Charlie di essere ricoverato negli Stati Uniti e continuare altri trattamenti lì …. ma tutto questo è stato inutile.
Charlie è nato il 4 agosto del 2016. Era apparentemente in buona salute, ma ha cominciato a perdere perso dopo due mesi di vita a causa della sindrome di deperimento mitocondriale. La malattia provoca il progressivo indebolimento dei muscoli. Meno di 20 casi al mondo. Secondo i medici non ha mai avuto possibilità di sopravvivere. Da mesi era collegato a un respiratore. Non è in grado di sentire e ha subito gravi danni cerebrali.
Ma comunque sia, la speranza dovrebbe essere sempre l’ultima a morire. Dovrebbe ma non per tutti lo è!
Perdonaci Charlie e prega per noi.
Rita Sberna