Per maturare spiritualmente non significa eliminare i problemi e la tempesta ma essere capaci di salire nella barca con Gesù.
Come si matura a livello umano bisogna maturare anche nello spirito. I problemi e le tempeste della vita aiutano proprio a questa maturazione spirituale perché ti rendi conto che l’unica angora di salvezza è Gesù e allora Sali in barca con lui.
Ma ecco alcuni suggerimenti che ci aiuteranno a maturare nello spirito:
Non soffermarsi agli incidenti ma vivere
Non fuggire dai problemi ma presentarsi al medico per ciò che siamo. Noi siamo formati di fallimento e grazia, bisogna essere se stessi nonostante gli incidenti di percorso.
Dobbiamo ricordarci che siamo stati creati a immagine e somiglianza di Cristo. La realtà della vita cristiana ci richiede di adeguarci a questa realtà.
Sono amato
Bisogna guardare Cristo oltre le nostre fragilità con la consapevolezza che è il Suo amore a formarci.
Dobbiamo utilizzare tutte le nostre energie per l’amore, siamo amati da Cristo e noi ci amiamo per Cristo. Quando amiamo siamo noi stessi.
L’Onnipotente abita il nostro male
Dio lavora sulle nostre debolezze affinchè sorga qualcosa di nuovo. Anche se tutti i giorni siamo consapevoli della nostra fragilità, contiamo sulla fede e l’amore di Dio, nonostante tutti i nostri problemi.
La nostra sensibilità non si deve concentrare sulla presenza del male ma sull’amore e la benedizione di Dio.
Più ci sentiamo giù, più Cristo ci sta vicino e in ogni umiliazione Gesù nasce come a Betlemme.
Siamo continuamente salvati
A tutti sarà capitato di sentirsi fermo, di non potere retrocedere o avanzare. Dio ci porta nel mar Rosso per farci capire che non c’è uscita.
La cosa tipica di Dio è quella di compiere meraviglie, Dio fa in modo che i sogni crollino per costruire delle realtà. Solo Dio può calmare le tempeste della nostra vita.
Vivere per aspettare lo Spirito Santo
Come Maria dobbiamo essere docili nella vita cristiana, dobbiamo attendere Dio nella vita di tutti i giorni perché egli armonizza il nostro caos, ed opera in noi senza che ce ne rendiamo conto.
Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna