Cosa e come cucinare a Natale? La cucina diventa preghiera e umiltà

Ogni anno è sempre la stessa storia. Cosa cucinare per la Vigilia e il pranzo di Natale? Le donne si organizzano la spesa settimane prima e a volte questo è oggetto di discussione in famiglia, tra genitori e figli o tra coniugi.

Ogni famiglia, ogni persona ed ogni regione italiana ha le proprie tradizioni ed è giusto rispettarle ma è anche bello ogni tanto, essere creativi.

La cosa importante è preparare tutto con amore e non con spirito di competizione o per essere al centro dell’attenzione aspettando di ricevere elogi e complimenti alla Masterchef.

Ecco perchè sono necessari alcuni consigli per “armonizzare” la preparazione della cena e del pranzo di Natale.

1. Pensa a cosa piace alla tua famiglia. E’ inutile fissarsi con delle ricette che si sono apprese dalla tv o dalle riviste dei giornali, se gli ingredienti non corrispondono con i gusti dei propri familiari. C’è anche chi in famiglia ha problemi di diabete, colesterolo … quindi bisogna cercare di preparare delle ricette gustose che possano essere consumate da tutti i commensali.

2. Prepara con affetto. Preparare tutto con amore è alla base di tutto, soprattutto in cucina, dà quel tocco in più ai piatti. Bisogna anche stare attenti allo “spreco” pensando che in quei giorni ci sono famiglie che non possono permettersi un piatto caldo e gustoso.

La spesa va fatta con criterio, tenedo conto della somma economica e del cibo da consumare.

3. Prendi la cosa sul serio, impegnati.Cucinare vuol dire mettersi al servizio degli altri. E’ anche un azione di umiltà “farsi servo di tutti” e perchè no! L’azione di cucinare può essere trasformata in preghiera!

4. Coinvolgi gli altri: Non rifiutare l’aiuto degli altri, è importante poter rendere tutti partecipi e coinvolti. Se tua madre, tua nonna vogliono preparare un dolce, lasciaglielo fare. Soprattutto coinvolgi i bambini con dolcetti e frutta.

Ogni vigilia e ogni Natale sono diversi di anno in anno perchè hanno sempre un tocco personale e speciale. Viviamolo con umiltà e semplicità tra l’affetto di chi ci ama senza dimenticare che il centro del Natale è Gesù.

Rita Sberna