Scomunicato per eresia e scisma: un’accusa pesante, seguita da un provvedimento altrettanto pesante e clamoroso, la scomunica.
Tramite un comunicato ufficiale l’arcidiocesi di Palermo ha diffuso le notifiche di scomunica “latae sententiae” nei confronti del sacerdote don Alessandro Maria Minutella, in cui il sacerdote è incorso, come si legge nel testo, “per il delitto di eresia e per il delitto di scisma, come previsto dalla Legge canonica”.
Da tempo Don Minutella è stato sotto l’occhio del ciclone per aver diffuso video su internet e aver “deviato” parte dei cattolici, mettendoli contro Papa Francesco, parlando della Chiesa come una prostituta venduta, ed attribuendo al Papa frasi e considerazioni da eretico.
Don Minutella guidava la parrocchia palermitana di Romagnolo, poi aveva creato l’associazione “Piccola Narazeth“, e non si era certo fermato qui. Aveva anche costituito una comunità religiosa femminile, non riconosciuta da Roma. Sono arrivati i primi alto là del Vaticano: niente più parrocchia, basta con gli incontri pubblici, che venivano organizzati anche in tour per l’Italia. Ma il prete ha tirato dritto.
Minutella si vantava di avere locuzioni interiori e apparizioni della Madonna e di alcuni santi, facendo anche “profezie” sul futuro del mondo e dei cattolici. Un futuro catastrofico, ovviamente. In ogni circostanza, comunque, il leitmotive era il non riconoscimento del Pontefice: don Minutella esortava i fedeli a riconoscere vero Papa solo Benedetto XVI, a cui sostiene di essersi appellato, ma invano.
Qualche giorno fa è arrivata la scomunica ufficiale per Don Minutella da parte del Vaticano.